Bambino tenta il suicidio, il padre gli aveva tolto la play station

Roma, 5 novembre Unasuicidio storia normale: brutto voto a scuola, punizione. Ma questa volta finisce in tragedia, il piccolo tenta il suicidio.

Un bambino di 13 anni di Bergamo passa tutti i suoi pomeriggi a giocare alla play station ed è poco interessato allo studio. Il gioco virtuale è diventato essenziale per lui, quasi non riuscirebbe a vivere senza.

Il padre però è esausto della situazione e dell’ossessione del figlio, così all’ennesimo brutto voto, si fa prendere dalla rabbia e rompe la play station del figlio.

Il 13 enne disperato, è uscito sul balcone e si è buttato dalla finestra, tentando il suicidio. Il volo di dieci metri gli ha provocato fratture in tutto il corpo e una commozione celebrale, trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è sotto osservazione, ma non sembra in pericolo di vita.

Il tentato suicidio si è verificato sabato, anche se si è saputo solo oggi.

Tornano in auge tutte le polemiche contro i giochi virtuali e il tipo di dipendenza che possono dare, non solo ai bambini, ma anche agli adulti, tanto da spingere, come in questo caso al suicidio.


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