Boston e il sindaco Menino, un esempio da seguire

Roma, 12 gennaio – Un esempio da seguire. Oltreoceano esiste una città che è riuscita, grazie all’impegno del suo sindaco uscente, a trasformare la sua politica, il suo aspetto e la sua economia in maniera esemplare. La città in questione è Boston, il sindaco è Thomas M. Menino,  71enne italo-americano che è stato alla guida della città per circa 20 anni. Col suo operato è riuscito a trasformare una città che era in forte declino in una delle metropoli americane più in espansione. Secondo il New York Times, che pubblica un articolo elogiativo del politico, è riuscito «a gestire e facilitare uno dei più importanti esempi di rinascimento urbano della storia moderna americana». In effetti la città oggi sembra rinata, anche se le sue condizioni non sono ancora ottimali. Secondo il quotidiano newyorkese, infatti, sembra che, nonostante qualche lacuna ad esempio nelle scuole, la situazione sia brillante. Menino ha saputo sfruttare, con regole giuste, incentivi fiscali, manager bravi e l’input di uno staff di urbanisti qualificati una serie di circostanze contestuali come la riuscitissima bonifica statale del tanto degradato porto di Boston e la sostituzione della pericolosa e ingombrante sopraelevata della città, nonché la stimolante presenza  di ben otto università e 15 cliniche universitarie. I risultati? Possiamo solo immaginarli. Sviluppo edilizio galoppante, trasformazione dell’area portuale (di grandissima importanza) e non solo; costruzioni – residenziali e no – nel resto del centro città; l’insediamento in città di nuove tipologie di imprese (biotecnologia, farmaceutica e tecnologica); risanamento finanziario e un tasso di crescita superiore a quello delle altre città americane calamita come New York e San Francisco. Meno violenza, meno razzismo sono altre delle conseguenze positive della rinascita della città e non sorprende dunque che la popolazione, calata fino a 563mila abitanti nel 1980, è risalita agli attuali 636mila. Ebbene si, abbiamo solo da imparare. Perché se solo questa attuale politica cancellasse un po di illegalità al suo interno e un bel po di burocrazia, avremmo tutte le carte in regola per farcela. Caro sindaco, Roma è in balia delle tue scelte. 

(Il Messaggero)


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