Atac, da Garbatella parte Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival

Con l’opera dello street artist tedesco Clemens Behr, 27 anni da Coblenza si inaugura Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014, ideato e promosso dalle associazioni 999Contemporary e ROAM e curato da Stefano S. Antonelli. L’iniziativa porterà a Roma, da marzo a luglio, oltre 30 tra i migliori street artist internazionali e italiani. Il progetto, promuoverà Roma a capitale europea della street art, e gli interventi degli artisti sul contesto urbano la trasformeranno permanentemente riqualificandone alcuni quartieri e diversi centri nodali e storici della vita cittadina. Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014 – culminerà con due grandi eventi realizzati in collaborazione con Roma Capitale e Macro – museo d’arte contemporanea di Roma: una conferenza internazionale sul futuro panorama visivo delle città, presso la sede museale di via Nizza, e una grande mostra, totalmente gratuita, al Macro Future di Testaccio che da giugno ad agosto vedrà protagonisti i più importanti artisti francesi e italiani in un percorso comparato tra i linguaggi della street art di nuova generazione.

“L’opera dal respiro monumentale di Clemens Behr realizzata sull’edificio ATAC – DCO GARBATELLA inaugura e sintetizza alla perfezione lo spirito di questo festival che ha come obbiettivo mettere al centro del dibattito sull’opportunità della street art due concetti: emancipare il lavoro dello street artist dal “muro” per trasportarlo sull’intera architettura urbana e il city curator, il curatore urbano una figura professionale con le competenze per concepire, proporre e sovrintendere al crescente fenomeno di giustapposizione di grandi opere nella città”, dice Stefano Santucci Antonelli – Curatore, 999Contemporary. “L’opera di Clemens Behr ha come supporto l’intero edificio Atac che sovrintende alla fermata Metro Garbatella e si colloca nello scenario visivo che include il nuovo ponte che collega il quartiere Ostiense e Garbatella e il Gazometro, simbolo della Roma “moderna” che si proiettava nel XX secolo facendo di Ostiense il suo quartiere industriale. Il lavoro dell’artista è stato concepito attraverso una profonda analisi del contesto locale e rappresenta l’intero arsenale di risposte automatiche di questo artista agli stimoli del contesto. Realizzata come un flusso continuo di astrazione geometrica, l’opera appare fortemente pittorica grazie alle defezioni sulla linearità delle sue forme in uno schema compositivo che mutua l’immaginario del “mimetico” per invertirne però la funzione: diffondersi invece che confondersi. A 27 anni Clemens Behr ha affrontato la sfida di realizzare un’opera così importante nella città che ospita la grande storia dell’arte rivelando il volto di una street art nuova, un buco nella serratura della “grande bellezza” attraverso il quale guardare avanti con fiducia e ottimismo, ricordandoci che la generazione dei ventenni, a cui la nostra società per troppo tempo ha sottratto ogni spazio espressivo, è l’unica in grado di presentarci il futuro senza volere nulla in cambio”.

“Il connubio fra trasporto pubblico e arte di strada può rivelarsi un asset straordinario per il servizio che svolgiamo – il commento di Danilo Broggi, amministratore delegato Atac – Due mondi così diversi possono parlare con una voce unica su tematiche di grande importanza sociale, come il rispetto dei beni pubblici e la loro difesa dagli atti vandalici, siano essi autobus od opere d’arte offerte alla cittadinanza, oppure la riqualificazione e valorizzazione dei beni collettivi”.

“Mentre anche l’Assemblea Capitolina comincia a prendere in esame l’utilizzazione della street art come opera di riqualificazione urbana da valorizzare, il Municipio Roma VIII prosegue nella promozione e nella realizzazione di opere d’arte per il territorio – dice invece Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma VIII – Negli ultimi mesi si sono realizzati importanti interventi, dalla riqualificazione dell’intera struttura della Scuola Dalla Chiesa, a Roma 70, alla riqualificazione di numerosi sottopassi e pareti presenti nel quartiere Ostiense trasformandolo in un museo a cielo aperto. Si arricchisce l’Ostiense Street Art District e anche quest’ultima grandezza è stata realizzata senza costo per l’Amministrazione pubblica”.

“L’opera di Clemens Behr rappresenta un intervento interessante e significativo in quel percorso partecipato e creativo di scoperta e valorizzazione della ‘grande bellezza’ delle nostre periferie su cui stiamo lavorando in questi mesi – commenta Paolo Masini, Assessore ai lavori pubblici e alle periferie Roma Capitale – Un edificio ‘di servizio’, anonimo, cambia volto, generando un meccanismo virtuoso di riappropriazione visiva, ma anche culturale e sociale, dello spazio e del contesto pubblico. Da Garbatella ad altre zone delle nostre periferie, sta nascendo un percorso di ascolto e di espressione dei quartieri: un percorso che coinvolge molte realtà giovani della nostra città, e che porterà nei prossimi mesi alla riqualificazione di tante zone delle nostre periferie proprio a partire dall’arte di strada”.

Soddisfatta anche Tatjana Shenke-Olivieri, consigliere affari culturali dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania: “Siamo contenti che Clemens Behr su invito di 999Contemporary abbia lasciato un suo tocco di street art alla città di Roma, un progetto che abbiamo patrocinato con grande piacere”.

Roma, 27 marzo


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here