Crisi, cassa integrazione per 520 mila lavoratori

Colpa della crisi, cassa integrazione per 520 mila lavoratori, con oltre 100 ore di ore registrate solo lo scorso mese. Da gennaio 2009, conteggiati inoltre ben 80 milioni di euro per la relativa copertura. Secondo le fonti della Cgil, il taglio complessivo è stato di circa 1 miliardo alle risorse della Cig ammontano complessivamente ad 1 miliardo di euro. La perdita pro-capite, invece, a 1900 euro netti per ciascun lavoratore.

Nello specifico, il monte ore è stato di 100.136.978 ore fra quelle richieste e autorizzate, che corrisponde ad un aumento del 20,28% rispetto al mese precedente. Migliorano, invece, i dati semestrali, con un -1,16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La cassa integrazione ordinaria (cigo) è aumentata da marzo su febbraio del 16,32%, per un monte ore totale pari a 27.379.903. Alla data di oggi. la cigo si attesta invece ad un monete ore complessivo di 76.696.078 ore, che corrisponde ad un – 23,43% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Per la cassa integrazione straordinaria, la richiesta del monte ore del mese di marzo è stata di 45.491.245, cioè ad un +17,07 rispetto al 2013 nello stesso periodo di riferimento. Il primo trimestre ha totalizzato complessivamente un monte ore totale di 128.212.748 ore autorizzate, che corrispondono ad un incremento del 10,21% rispetto al 2013 sul medesimo trimestre.

Infine, i dati per la cassa integrazione in deroga (cigd), che nel mese di marzo ha registrato un incremento su febbraio del 30,71%. Il monte ore è stato in questo caso di 27.265.830. Nel trimestre di riferimento e rispetto all’anno precedente, la crescita è stata del 14,56%. Il totale delle ore autorizzate, al contrario, di 64.846.810.

In crescita, anche il numero di aziende che hanno fatto ricorso alla cigs, che da gennaio sono state 1901, cioè il 20,70% in più rispetto allo scorso anno. Le unità aziendali coinvolte sono state in questo caso 3667, il 36,37% in più sempre rispetto allo scorso anno.

In aumento, i ricorsi per la gestione delle crisi aziendali, con 953 decreti. Questi ultimi corrispondono al 50,13% di tutti i decreti totali.

In diminuzione le domande di ristrutturazione aziendale, con un -5,54%. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono state solo 52 le richieste rispetto al 2013 per lo stesso periodo di riferimento. In crescita, al contrario, quelle per la riorganizzazione aziendale, con un 10,20% per 54 casi.

Secondo quanto riportato dalla Cgil lo studio sottolinea che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende continuano ad essere irrilevanti, pari al 5,58% del totale dei decreti. Un segnale evidente, eppure sottovalutato, del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese».

Roma, 19 aprile

 


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