Ecco Carlo Caldironi, candidato sindaco M5S per Tivoli

La redazione di Newsgo per le elezioni amministrative del 25 maggio, si è recata a Tivoli, dove abbiamo incontrato il candidato sindaco Carlo Caldironi con il Movimento Cinque Stelle.

Caldironi, nato a Tivoli 58 anni fa, operante e programmatore di macchine utensili a controllo numerico e disegnatore progettista, questo l’ha portato all’insegnamento per la Provincia in qualità di esperto della materia, ed è membro della commissione esaminatrice. Dal 2007 è entrato a far parte del M5S e si è candidato nel 2008 alle elezioni amministrative come consigliere. Consulente artistico del festival Jazz di Tivoli. Un mix di esperienze che crede possa servire a dare innovazione ad un politica stantia e logora.

Ecco l’intervista:

Tivoli, come la maggior parte dei comuni italiani, presenta il gravoso problema dei fondi, le casse sono in rosso. Il suo programma cosa prevede al riguardo?

Una cattiva gestione della cosa Pubblica, negli ultimi 20 anni ha portato l’attuale bilancio Comunale ad un pesante indebitamento. Il Movimento, sulla base delle verifiche esperite sui consuntivi, ritiene di poter conseguire risparmi di spesa annuali sul fronte della spesa corrente pari ad almeno un milione di euro. La disamina, per adesso solo parziale per via della difficoltà ad accedere a documenti di dettaglio, potrà essere oggetto di inoltro alle competenti autorità per scoperchiare la presenza di eventuali regalie a comitati politico-elettorali ed associazioni di “amici” o incarichi esterni inutili ed affidati per il riconoscimento di collaborazioni elettorali. L’esperienza di questi anni ha dimostrato come la classe politica tiburtina abbia interpretato il concetto di “ricerca di finanziamenti” esclusivamente come uno studio rivolto alla mera individuazione di nuove e logoranti tasse. Riteniamo in prima istanza di rivisitare con attenzione le spese pregresse e le modalità di gestione delle entrate. Allo stesso tempo verranno intraprese tutte le iniziative per l’ottenimento di finanziamenti Regionali ed Europei da utilizzare prioritariamente per la ripartenza economica del territorio e per una ridistribuzione del peso della tassazione su parametri di maggiore equità contributiva. Verranno concessi sgravi sulle imposte locali e sul corrispettivo dei servizi locali alle nuove imprese avviate sul territorio tiburtino ed alle imprese preesistenti, essendo prioritario per noi la salvaguardia delle produzioni locali di beni primari (prodotti alimentari a chilometri zero) e di manufatti artigianali. Saranno inoltre resi pubblici: il programma economico triennale ed il relativo stato di attuazione, i nominativi, i curricula, le retribuzioni e la posizione patrimoniale dei dirigenti, dei titolari di posizioni organizzative, dei consiglieri comunali e di tutti coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo. Tutti i cittadini potranno sapere chiaramente e semplicemente come, dove e quando vengono spesi e ricavati i soldi del comune di Tivoli e quindi conoscere e valutare il merito di chi amministra.

Problema Rifiuti. Anche a Tivoli questo grava sul comune. Le politiche da attuare per far fronte alle emergenze?

Il programma di gestione rifiuti nell’ambito territoriale del comune di Tivoli è stato molto approfondito, con l’obiettivo realistico di raggiungere livelli di raccolta differenziata pari al 10% nel primo anno, 30% nel secondo e 60% entro il quarto anno. Punti cardine: la prevenzione, la riduzione, il riuso, la gestione e coefficiente del servizio di raccolta differenziata e la valorizzazione delle frazioni raccolte ed infine la lotta alle discariche abusive. A seguito della chiusura della discarica dell’Inviolata ed il trasporto alla discarica di Belfiore (Fr), il costo dei rifiuti aumenterà da circa 90 €/ton ad oltre 178 €/ton. Quindi ora diviene prioritaria l’implementazione di una raccolta differenziata spinta con separazione umido/secco non solo per il rispetto dell’ambiente e ragioni igieniche ma anche per ridurre i costi della gestione dei rifiuti. La raccolta differenziata porta a porta implica un costo medio nazionale di 90 € per abitante per anno (min 60€―max 120 € rif. Federambiente) che tende a questo valore quando la raccolta differenziata spinta umido/secco si avvicina al 40%.L’obiettivo di 130 €/ton diviene realistico consentendo un rilevante risparmio rispetto ai 178 €/ton attuali, inoltre con il miglioramento degli accordi di vendita, delle materie prime seconde ben selezionate, con piattaforme nazionali o locali si avranno ulteriori ricavi importanti. Inoltre la Regione Lazio ha stanziato 2 milioni di Euro per finanziare il sistema della raccolta differenziata porta a porta per il Comune di Tivoli. Infatti saranno necessarie ulteriori risorse economiche per acquistare nuovi mezzi ed attrezzature.

Tivoli è conosciuta per i suoi reperti archeologici, tutti ricordiamo la Villa Adriana, cosa prevede il suo programma per incentivare il turismo?

Attualmente, la millenaria città di Tivoli versa in uno stato di totale abbandono e degrado. I nostri monumenti storici giacciono in rovina, lasciati al loro destino o, ancor più gravemente, se ne mina la sopravvivenza con scellerate delibere edilizie. Milioni di euro son stati spesi per far sì che importanti testimonianze archeologiche versino ancora in condizioni di pericolo o illegalità. La cultura popolare tiburtina sta morendo, assieme ai suoi festival, al suo artigianato locale ed ai prodotti tipici. Il turismo è stantio, carente, occasionale, le risorse presenti sul ricchissimo territorio vengono depauperate o, ancor peggio, vendute ad imprenditori privati senza scrupolo . La vocazione turistica di Tivoli sarà dunque il motivo guida che permetterà ai suoi cittadini di migliorare la loro qualità di vita con un crescita turistica ecosostenibile, con l’adozione di un Progetto Turistico Coordinato, con una viabilità ordinata ed efficiente e con la realizzazione di strutture ricettive su esistenti edifici degradati ed abbandonati, oltre che a promuovere eventi culturali nazionali ed internazionali. Un Turismo tuttavia che prende le distanze da quello industriale, pesante e massificante, che trasforma tutto in parco dei balocchi, in un paesaggio di plastica o peggio in una movida invivibile. Come è possibile migliorare il turismo e tutela dei beni culturali se, pedissequamente, ogni occasione sembra propizia per esser sommersi da tonnellate di cemento armato, di immondizia e di degrado, senza che nulla di concreto e di veritiero venga messo in atto per tutelare i nostri meravigliosi beni culturali. La Villa Adriana rischia di perdere il protettorato UNESCO per via di una scellerata delibera comunale, volta a realizzare un mostro edilizio su terreni protetti dallo stesso ente, ricchi di evidenze archeologiche e paesaggistiche. Il Santuario Ercole Vincitore, vanto dell’antica Tibur, non è fruibile al grande pubblico, nonostante i milioni di euro spesi per il suo vergognoso restauro. La Rocca Pia, la cui presunta riapertura sembra giunger puntuale come il fiorire primaverile dell’arte oratoria del politico locale, è al giorno d’oggi ancora chiusa, dopo decenni di lavori o presunti tali.  Le casse comunali languono da anni ma la volontà e la voglia di migliorare la nostra città sono strumenti ben più importanti della liquidità economica. Tra le nostre proposte, spiccano: L’istituzione di un Museo della Storia tiburtina, che darebbe lustro alle nostre innumerevoli evidenze storico- archeologiche; Tutela e controllo capillare dei nostri beni culturali, assieme al recupero di quelli che, attualmente, versano in condizioni di degrado ed abbandono; Organizzazione di eventi a sfondo socio-culturale nei luoghi di maggior interesse storico e cittadino; Introduzione del “Biglietto Unicum”, valevole per le Ville ed altri monumenti, al fine di consentire ai turisti di pernottare per più giorni nella nostra città.

Oltre ai rifiuti, al turismo e alla regolazione dei conti, che ne abbiamo parlato prima, su cosa punta il suo programma?

Il Movimento Cinque Stelle propone una città e un territorio in cui esistano le regole, ma regole giuste e condivise. Un luogo di bellezza. Un luogo che offra un nuovo modo di stare insieme, una sorridente ed avanzata frontiera per il vivere comune dei cittadini. Uno schiaffo all’attuale sistema comunale che sino ad oggi ha amministrato i beni culturali, il commercio e le persone di questa storica città. Uno schiaffo fastidioso e pungente, ma ora più che mai necessario. Tivoli ha bisogno di poter sfruttare le sue ricchezze paesaggistiche, artistiche, artigianali e agricole, rivitalizzando i prodotti locali, i beni territoriali, l’artigianato e la propria tradizione etnica e culinaria. Ma con un fare leggero, togliendo tutte quelle chincaglierie che precedentemente gli altri amministratori hanno poggiato sul territorio. Togliendo più che aggiungendo. Per cui se ci parlano di mega strutture, come il foro sotto Monte Ripoli, che spazzerebbe via un paesaggio ricco di preesistenze archeologiche e naturalistiche, non rispondiamo solo con un deciso no. Noi vogliamo che i costi di tale intervento siano impiegati in un vero e virtuoso progetto di mobilità a livello comunale che favorisca una rapida accelerazione del raddoppio ferroviario e che inserisca Tivoli nel classico circuito turistico romano. Nella convinzione che il raggiungimento di un soddisfacente programma urbanistico ed architettonico per la città di Tivoli si possa realizzare solo attraverso una grande operazione culturale che faccia capire ai cittadini che è tempo di uscire dallo stato di sudditanza in cui si trovano, per passare ad un ruolo più attivo e maturo, il Movimento ritiene che una reale democrazia diretta, intesa come il coinvolgimento degli abitanti nelle decisioni dell’amministrazione pubblica, sia l’unica soluzione per uscire dallo stallo in cui riversa la nostra città. Per quanto riguarda l’ambiente, ritenendo che il settore dell’agricoltura sia di vitale importanza, non solo per promuovere una risorsa economica e lavorativa, ma per valorizzare il territorio, è necessario promuovere la tutela della salute, mediante il consumo di prodotti a km zero. Si evidenzia in via preliminare che i sistemi agricoli nel nostro territorio debbano essere di natura biologica, con rispetto della biodiversità ed escludano: OGM, transgenici e l’utilizzo di pesticidi.

Perché un elettore dovrebbe rivolgersi al Movimento Cinque Stelle e non ad altri partiti? In cosa vi differenziate?

Innanzi tutto il Movimento non è un Partito consolidato attraverso strutture verticistiche che a differenza degli altri, combatte i ladri che si trovano in Parlamento e vuole cancellare il malgoverno e la corruzione dilagante. Una città ed un territorio non sono altro che l’espressione dei suoi abitanti e questi abitanti per amministrare ed amministrarsi devono
sentirsi protagonisti ed identificarsi in qualità di autori nei progetti sociali per il loro paesaggio e per la loro città.!Nella democrazia praticata oltre che pensata le decisioni devono sempre essere discusse definite e condivise.!Deve essere’ una gioia sentirsi parte di una comunità, con una forte e generosa passione civica, tutto questo mi fa ancora di più convinto che la politica è una cosa così seria che non bisogna lasciarla solo in mano ai politici. Abbiamo tutti noi, tiburtini e non, un bisogno impellente di attrezzarci ad uno sguardo assiduo, acuto e dolente sulla nostra realtà per capirla e ri-progettarla in modo chiaro ed onesto.

Se venisse eletto quale sarà la prima proposta che presenterà nel primo consiglio comunale?

Nell’occasione sarà firmato pubblicamente l’impegno etico con il quale il Sindaco e i Consiglieri eletti si impegnano con la Cittadinanza, come futuri amministratori, al rispetto delle regole del buon amministrare. Una Carta Etica, per un impegno serio e continuativo, controfirmata da tutti i componenti del Palazzo Comunale o per lo meno da chi ha un senso profondo delle istituzioni e di un lavoro per il bene comune.

Roma, 20 maggio


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