“Roma, città da coltivare”, al via il bando sulle terre libere

Quattro lotti ad un canone di 100 oppure 200 euro per ettaro all’anno, per 100 ettari di terreno agricolo totale, ciascuno comprensivo di un Casale, in aree di pregio ambientale: Tenuta Cervelletta, Tenuta Redicicoli, Tor De Cenci, Borghetto San Carlo”. Il bando, promosso da Roma Capitale, rappresenta il primo bando “Terre pubbliche ai giovani agricoltori”. Il progetto è stato presentato oggi dal sindaco Ignazio Marino e dal vicesindaco Luigi Nieri, insieme all’assessore all’ambiente Estella Marino proprio nel piccolo borgo della Cassia. Presente anche il presidente del XV Municipio Daniele Torquati. L’avviso pubblico in questione è figlio della delibera-quadro relativa al progetto “Roma, città da coltivare” approvata lo scorso 29 gennaio. La durata prevista dell’avviso è di 60 giorni 60 a partire dalla sua pubblicazione sull’Albo Pretorio di Roma Capitale e sulle pagine istituzionali dei Dipartimenti Patrimonio e Tutela Ambientale. Previsto per l’autunno il secondo bando.

Il bando è la prima risposta concreta alla raccolta firme avviata per il recupero delle terre e la loro salvaguardia dalla cementificazione selvaggia, ma anche una via per creare ocassioni di lavoro per gli inoccupati.

Per partecipare al bando è necessaria la giovane età, non superiore ai 40 anni. Inoltre, saranno premiati gli imprenditori agricoli giovani, in base a criteri premiali legati alla: qualità dei prodotti e loro provenienza, promozione della biodiversità e attività di filiera corta, con diffusione della cultura del km 0, e attività di sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio energetico, oltre ad affidabilità e sostenibilità economica del piano aziendale. Costituirà titolo preferenziale la possibilità di inserimento sociale e lavorativo di quei soggetti svantaggiati, la capacità di fornire un’educazione sul rispetto dell’ambiente ai minori e il coinvolgimento la formazione agricola della cittadinanza. Il contratto agrario in palio avrà una durata di 15 anni e potrà essere rinnovato tacitamente attraverso il pagamento di un affitto da 100-200 euro per ettaro l’anno. L’amministrazione comunale avrà un ruolo attivo nel progetto, mettendo a disposizione 200 mila euro per il recupero dei casali all’interno dei territori oggetti del bando. Verranno forniti anche dei banchi nei cosiddetti “Farmer’s Market” di Roma Capitale per la vendita diretta dei prodotti coltivati.

Fra le aree, spicca per la sua storia il Borghetto San Carlo, situato nella zona del Parco di Veio: perché non andasse perduto, le cooperative sociali Terra!, da Sud e Coraggio hanno raccolto più di 10.000 firme, che poi fatte pervenire al sindaco Marino, oltre che agli assessori Nieri e Caudo. Il Casale è stato costruito nei primi anni del ‘900 e doveva essere ristrutturato già entro marzo 2013 dal costruttore Massimo Mezzaroma, in quanto assegnatario nel 2010 di una compensazione urbanistica. Ad oggi, però, i lavori stimati per un valore di 2,1 milioni di euro non sono stati ancora iniziati. Il sindaco Marino ha commentato: “Abbiamo chiesto a costruttori come l’imprenditore Mezzaroma, visto che essendo ormai giugno 2014, è evidente che non è stato fatto nessun lavoro, di mantenere gli impegni presi”. Mentre la prossima settimana, ha riferito il vicesindaco Nieri, “partiranno i lavori. È un esempio delle convenzioni lasciate passare così negli anni, per cui è anche una grande operazione di legalità, come abbiamo fatto alla tenuta Redicicoli nel parco della Marcigliana, doce c’era un’occupazione senza titolo di un’associazione vicina a Casa Pound”.

In generale, il primo cittadino della Capitale ha volute precisare che: “Abbiamo con una delibera cancellato la possibilità data dal sindaco Alemanno di costruire in 2.965 ettari del nostro Agro Romano con 161 progetti. Così abbiamo cancellato quell’idea che ritenevamo assolutamente contraria allo sviluppo ambientale della nostra città”. dal canto suo il vicesindaco Luigi Nieri ha annunciato: “Nei prossimi mesi arriveranno attraverso le acquisizioni in corso circa 500 ettari derivanti da compensazioni urbanistiche e subito dopo l’estate usciremo con il secondo bando”. Soddisfatto l’assessore all’Ambiente Estella Marino che ha ricordato: “la crescita del 16,8% di superficie agricola utilizzata con 43.271 ettari e un incremento del 40,3% delle aziende agricole, con un totale di 2.656 unità”, ringraziando infine i commissari di Roma Natura Maurizio Gubbiotti e del Parco di Veio Giacomo Sandri.

Roma, 25 maggio


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