Roma, parla lo staff di Garcia: “Ha portato euforia”

Conferenza stampa particolare a Trigoria. Rudi Garcia ha lasciato spazio al suo staff, Fichaux, Bompard e Nanni, protagonista come lui di una stagione comunque da ricordare. A spiegare meglio il perché il tecnico francese: “Ho portato tutto il mio staff perché era importante per me dimostrare il lavoro importante che fanno tutto l’anno e ringraziarli per questo”. E a dare il senso dell’importanza del tecnico in questa stagione è Nanni: “È chiaro che i risultati portano euforia. Il mister ha portato una ventata di entusiasmo, il gruppo che si è creato si è visto il giorno del rafting a Brunico, c’era un’euforia pazzesca”.

Tra le prime domande quella sull’esperienza al Lille, che alla prima esperienza in Champions non è andato come le aspettative: “Non possiamo paragonare il Lille alla Roma – dice Bompard – Quando abbiamo vinto il campionato c’era una squadra, per la Champions un’altra. È questo che non dobbiamo fare”.

Poi l’attenzione si sposta sui portieri. De Sanctis e Skorupski sono sufficienti per il prossimo anno? Nanni vacilla: “Non dimentichiamo Lobont. Faremo valutazioni, ma siamo a posto con questi tre portieri. Ognuno di loro ha qualcosa di eccezionale. Lukasz ha fatto vedere tutto il buono visto in allenamento, con lui bisogna avere il giusto equilibrio, farlo lavorare e crescere”.

Una sfida quella alla Juventus, soprattutto l’ultima, che non è andata giù a Bompard: “L’abbiamo vissuta come un duello tra due squadre di alto livello. Forse quest’anno la Juventus ha fatto un campionato straordinario, noi abbiamo 85 punti, con 85 punti saremmo stati campioni 10 volte su 15. Abbiamo avuto questo dodicesimo uomo tutta la stagione, anche fuori casa. Abbiamo giocato in 12. Sono stato molto deluso, i giocatori meritavano di essere festeggiati. Rispetto i tifosi, ma non era il momento giusto per lo sciopero. Abbiamo bisogno di tutti”.

E a chi chiede se avessero mai fatto cambiare idea a Garcia su qualcosa, risponde sempre Bompard: “Lavoriamo insieme per questo, non sono uno yes-man. Quando non sono d’accordo con Rudi lo dico, ma il capo è lui e lui prende le decisioni”.

Si pensa già all’estate: due preparazioni una in America ed una in Austria. All’orizzonte dunque problemi? “In America sarà difficile, abbiamo viaggi da fare e dovremo gestirli, così come la temperatura. Dovremo fare attenzione. Siamo qui per gestire questa cosa, tutti”. CHe comunque smentisce lo stop all’uso della ricetrasmittente, che nella stagione ha portato a diverse multe: “Sono desolato per le multe, ma è un modo di lavorare. Io nel primo tempo sto in tribuna, se possiamo migliorare qualcosa lo facciamo. Penso che faremo ancora così”.

Ma la chiusura ad effetto l’ha data, come sempre Garcia: “C’è una partita da vincere, andiamo al lavoro!”.

Roma, 17 maggio


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