8 mila euro per pagare l’affitto, ecco i criteri per ottenerli

Roma, 18 luglio 2014 – Il decreto legge 102/2013 ha introdotto l’istituto della morosità incolpevole e anche un apposito Fondo di 20 milioni di euro per il 2014 e altrettanti per il 2015 per quei Comuni ad alta tensione abitativa che entro il 29 ottobre 2013 avevano avviato bandi o procedure a favore di inquilini morosi incolpevoli. Finalmente ora il Governo ha approvato anche il decreto ministeriale in materia. Di seguito riportiamo i criteri per ottenere 8 mila per pagare l’affitto in caso di particolari condizioni socio-economiche del richiedente.

Ma che cosa si intende per morosità incolpevole? Il moroso incolpevole è l’inquilino che non riesce a pagare l’affitto causa la perdita del posto di lavoro o per una riduzione del proprio reddito non a lui ascrivibile.
Sei le possibili cause di morosità incolpevole che danno accesso al Fondo:

1. perdita del posto di lavoro per licenziamento;
2. riduzione dell’orario di lavoro per accordi aziendali o sindacali
3. cassa integrazione ordinaria o straordinaria con riduzione notevole del reddito;
4. mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipici;
5. cessazione dell’attività libero-professionale, per causa di forza maggiore o per perdita di avviamento;
6. malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare, che ha ridotto il reddito complessivo.

Dove poterlo richiedere – Ai Comuni, naturalmente. Saranno loro poi a comunicare l’elenco dei richiedenti in possesso dei requisiti alla Prefettura-uffici territoriali del Governo.

Ecco i requisiti per l’accesso –  rispetto dei parametri ISE/ISEE previsti dal decreto (35.000 euro per ISE, 26.000 euro per ISEE);
· titolarità del contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato;
· residenza in un alloggio oggetto di procedure di rilascio da almeno un anno;
· possesso della cittadinanza italiana o europea, o nel caso di cittadini non appartenenti all’Unione Europea, di regolare titolo di soggiorno;
· presenza di atti di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida.

I Comuni, inoltre, dovranno verificare che il richiedente, e/o un componente del nucleo familiare, non sia titolare di un diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.

Titoli preferenziali nella graduatoria – Presenza, all’interno del nucleo familiare, di almeno un componente che sia: ultrasettantenne, minore, invalido per almeno il 67%, o in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

L’ammontare del contributo concesso – superiore a 8.000 euro.


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