A fronte delle sei ordinanze di custodia cautelare con tanto di maxi frode ai danni dell’erario da 7 milioni di euro che vede coinvolti anche alcuni ufficiali della Marina Militari, è al vaglio della Procura della Repubblica di Roma, anche un’indagine su una possibile frode relativa al contrabbando di carburanti.
Intercettazioni – La necessità dell’approfondimento si è resa necessaria in virtù di alcune intercettazioni che coinvolgono il boss Ernesto Diotallevi e i figli Leonardo e Mario. Nell’intercettazione Diotallevi padre dice chiaramente “se buttamo sul contrabbando…lo fai per due anni a ruspà forte”. Diotallevi padre è interessato, come dice il Ros ad “acquisire una pompa di benzina da impiantare presso il cantiere navale (a Fiumicino, ndr) con la quale eseguire delle truffe sulla movimentazione di carburanti unitamente ai figli Mario e Leonardo e con la partecipazione di Mario Gonnelli (ex candidato sindaco a Fiumicino per il centrodestra, ndr) e Giuseppe Volpe (maresciallo della Gdf, ndr). Movimentazioni finalizzate alla rivendita di carburante in nero, precisa ulteriormente il Ros.
15 dicembre 2014