In seguito all’operazione Vitruvio e il blitz della Guardia di Finanza, al momento sono 6 le persone destinatarie di custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Regina Coeli su richiesta del gip Anna Maria Gavoni, mentre sono 16 quelle colpite da arresti domiciliari. 6 quelle a cui invece è stato imposto l’obbligo di firma nel registro dei sorvegliati. L’indagine coinvolge 10 funzionari dei municipi XIII e XIV. In carcere a Regina Coeli sono finiti: l’imprenditore Roberto Biagini e i funzionari municipali Stefano Urbinati, Simone Casale, Giovanni Grillo, Maurizio Paiella e Marcello Fioravanti. Gli arresti domiciliari sono stati dati a Gianluca Sicari, Gianfranco Morani, Sandro Costantini, Rodolfo Ercolani, Claudio Pompei, Franco De Angelis, Andrea Costa (funzionario), Giovanni Ceci, Claudio Guidi (funzionario), Maurizio Sabatini (funzionario), Andrea Dionisi, Guido Bizzarri, Costantino D’Amico, Franco Di Carlo (funzionario), Claudio Rantazzi (funzionario) e Giacomo Ceccarelli. L’obbligo di firma è stato invece deciso per Mauro Raggianti, Emiliano Gaspari, Daniele Losani, Paolo Bonardini, Massimo Gaiarin e Antonio Domenico Colarusso. I reati ipotizzati sono la corruzione e la concussione.
La conferenza stampa tenuta dal procuratore aggiunto Francesco Caporale ha riferito come l’indagine sia partita nel 2013, sottolineando “una corruzione diffusa e preventiva emerga dalle intercettazioni telefoniche fatte durante l’inchiesta”. Numerosi imprenditori erano costretti a interfacciarsi con molteplici funzionari corrotti, pagando tangenti dai 1000 ai 1500 euro per ottenere le autorizzazioni necessarie per i propri cantieri relativi ad allacci fognari e altre attività connesse all’edilizia . Le mazzette venivano pagate inoltre per rinnovare permessi e certificati inerenti alla conclusione dei lavori. L’indagine, che è ben lungi dall’essere conclusa, ha riferito il procuratore aggiunto, potrebbe riservare ancora importanti sorprese, con il numero delle persone coinvolte che potrebbe ampliarsi nei prossimi approfondimenti.
FINE DISPACCIO
8 gennaio 2014