I thermos vengono utilizzati quotidianamente da tutti i lavoratori che portano con se il pranzo preparato da casa oppure per avere sempre dietro una bevanda calda ma non tutti sanno la loro provenienza e chi li ha prodotti. Ancor meno sono coloro che non sanno che in alcuni di questi thermos, non prodotti in Europa, possono essere presenti delle pasticche di amianto, utilizzate per assorbire il calore proveniente dal contenuto ed evitare il surriscaldamento il quale porterebbe alla rottura dello stesso.
In Italia, l’uso ed il commercio di prodotti contenenti amianto è vietato e da alcuni mesi sono stati effettuati sequestri da parte dei NAS di thermos importati dalla Cina, oppure come riportato sulle etichette “made in PRC” ( Repubblica Popolare Cinese ), contenenti all’interno della struttura queste pasticche non visibili al momento dell’acquisto ma solamente svitando l’involucro esterno. In Cina, l’uso dell’amianto per la produzione di materiali e prodotti destinati al commercio è quasi del tutto compatibile con la legislazione nazionale cinese ma non quella Europea ne tanto meno con quella Italiana, che ha reso l’amianto fuori legge dal 1992 con la Legge n.257 del 27 marzo “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto e modificato dalla Legge n.271 del 4 agosto.
Il Ministero della salute ha stilato un elenco dei marchi finora censiti e non conformi, tra i quali sono riportati:
Trade City Import, Polo Nord, Sonda Warehous, Home, Vacumm Jug, Linea Casa Theo, Sonda, Termo Em Home, Jiah e Cantini.
Il rischio per i consumatori è molto alto ed il Ministero della salute precisa che il pericolo si registra in caso di rottura della pastiglia di amianto ed invita a controllare la provenienza del prodotto appena acquistato ed in caso di non conformità riportare l’oggetto presso il punto vendita per il rimborso. In caso di rottura, la pastiglia non va toccata e qualsiasi operazione da svolgere dovrà essere svolta con mascherina e guanti mettendo tutto in un sacchetto e avvisare l’azienda municipalizzata competente per lo smaltimento.
di Federico Purificati