Incendio su via Tuscolana in ex cartiera di via Assisi. Lo stabile, occupato dal 2008, è stato evacuato in seguito all’intervento di vigili del fuoco e Carabinieri. L’incendio ha interessato parte del primo piano. Per motivi di sicurezza sono state evacuate 15 persone ma nessuno è rimasto ferito. Di seguito la nota del coordinatore romano u.g.l. delle Polizie Locali Marco Milani in merito alle difficoltà incontrate dai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine intervenute:
“l’incendio avvenuto nell’ex cartiera occupata di via assisi, nel centro della capitale, di proporzioni tali che ben cinque automezzi dei vigili del fuoco sono stati impegnati fino alla mezzanotte per avere ragione delle fiamme, e’ solo l’ultimo degli episodi che portano alla luce il problema della sicurezza a roma.
tralasciando per un momento le numerose aggressioni in danno di appartenenti al corpo di polizia locale e di altre istituzioni e di tutti gli altri fenomeni di criminalità diffusa, nei campi nomadi come negli immobili abusivamente occupati, appare doveroso ricordare, come solo pochi mesi fa, analogo incendio sia divampato nel centro di accoglienza di via Amarilli ed anche in quella circostanza, solo il caso fortuito ha fatto si che non vi fossero vittime, tra le decine di residenti.
nel caso dell’ex cartiera di via Assisi, la cui fatiscenza era tale da farlo ritenere stabile pericolante, si era in presenza di un insediamento abusivo “tollerato” di oltre 200 persone, in tutta evidenza, come in altri casi, abbandonate a se stesse.
il coordinamento romano dell’ugl polizia locale, coglie l’occasione per ricordare a quest’amministrazione, come alla cittadinanza, come le politiche per la sicurezza della capitale, passino anche per l’organizzazione e l’efficienza del proprio corpo di polizia.
un corpo che si ritrova oggi ad essere pesantemente sotto organico (5900 unita’ a fronte delle 8350 previste dalla legge regionale) con un concorso bloccato da oltre cinque anni, privo di un contratto che ne riconosca specificità, garanzie e tutele rispetto agli altri dipendenti comunali ed in ultimo ma non per importanza, privo di chiare politiche di indirizzo nell’espletamento dei propri compiti d’istituto.