Casale San Nicola, quartiere La Storta: è in questa parte della periferia settentrionale di Roma che sorge quello che è stato definito il “primo campo profughi per italiani”. Come denunciato da Alfredo Iorio, numero uno del movimento “Nessuno tocchi il mio popolo”, da diversi giorni donne, anziani e bambini dormono all’interno di alcune tende per chiedere al Campidoglio che l’ex scuola privata Socrate sia destinata a loro e non ai migranti.
Iorio ha parlato anche di vera e propria emergenza, auspicando che lo stabile sia usato per le famiglie bisognose romane. Sembra che la decisione di destinare il casale ai migranti sia già stata presa comunque. Alla protesta si è unito anche il partito Fratelli d’Italia, con il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli che è sceso in strada con questi cittadini.
Rampelli ha spiegato i problemi del luogo:
“Altera l’equilibrio del quartiere, qui ci abitano poche centinaia di persone, circa 250 famiglie in tutto il comprensorio, è quindi troppo piccolo per ospitare cento immigrati. Non può esserci capacità di assorbimento“.