Marino non le ha certo mandate a dire durante la Festa dell’Unità di Roma e ha sferrato diversi attacchi alla destra e al suo predecessore. Inevitabili le polemiche a causa delle parole da lui utilizzate e Alemanno, che si è visto attaccare duramente, ha subito agito per vie legali
Marino, il sindaco di Roma, ha attaccato da subito la destra e il suo predecessore, Gianni Alemanno, e infatti il suo esordio è stato solo l’antipasto di quello che poi ha detto durante la Festa dell’Unità di Roma:
“Tornino dalle fogne da dove sono venuti invece di dare lezioni di democrazia e rigore a noi” e poi ancora una volta ha ribadito che “Andremo avanti fino al 2023 e faremo lì il nostro bilancio“.
Marino ironico quando cita la famosa frase del film Blade Runner, ma sempre polemico nei confronti degli avversari:
“Se dopo il 2023 dovessi scrivere un libro su quello che ho visto – ha detto Marino – dovrei iniziare con la frase del film che dice ‘Ho visto cose che voi umani non avete visto mai’. Ed è quello che ho visto in Campidoglio dopo l’arrivo di una destra che non ha vergogna“.
Marino ha anche parlato dei dipendenti Ama e dei famosi camion che si trovano nel centro di Roma:
“Vanno licenziati i dipendentiAma assunti illegalmente dalla giunta Alemanno”, ha detto Marino, che poi ha aggiunto: “Dal 24 giugno andranno via i camion bar dal Colosseo e dalle aree centrali. A Roma si contrastano monopoli eracket. Vogliamo che le regole vengano rispettate da tutti – ha continuato – Iniziate a fare il countdown. Dal Colosseo spariranno tutti i camion bar”.
Poi l’aneddoto su Alemanno – che successivamente ha risposto e ha accusato d Marino di delirare perché la chiamata non sarebbe mai avvenuta e proprio per questo è pronta la querela per il sindaco – che è stato accusato di aver “consigliato due persone”:
“Ricevetti una telefonata del mio predecessore – spiega Marino – Mi disse ‘so che state cambiando i consigli di amministrazione. Ti posso dare due nomi?’. Io rispondo ma perché hai qualcuno con un curriculum davvero preparato? Silenzio dall’altra parte. E dopo mi dice ‘ma il Pd non ti ha parlato?’ Io rispondo di no. Qui adesso non c’è quel Pd a cui forse eri abituato tu”.
Alemanno ha subito voluto precisare:
“Ignazio Marino ormai è al delirio e si inventa telefonate che tra di noi non ci sono mai state, giunge all’insulto personale e utilizza un inconcepibile violenza verbale contro la destra. Ho già dato mandato ai miei legali –ha fatto sapere Alemanno – di procedere con una querela per diffamazione nei confronti del sindaco Marino. È un personaggio ormai finito di cui Roma si deve rapidamente liberare”.
E Marino è stato attaccato anche da altri personaggi politici, come Storace, che ha affermato:
“Il linguaggio estremista, da anni ’70, di Marino alla Festa dell’Unità è pericoloso. Verrebbe da dire semplicemente che fa solo vomitare e che il Sindaco oramai è un caso clinico. Il problema è che non basta. Quello che si presentò come il ‘Sindaco di tutti i romani’ deve ricordarsi di rappresentare anche chi è di destra e non merita, per questo, i suoi insulti. Così fa ripiombare Roma nel clima della guerra in strada fra rossi e neri. Se non capisce le conseguenze di queste parole – ha concluso Storace – più che dimettersi, si faccia ricoverare”.