Buoni pasto: con la tracciabilità elettronica non saranno più cumulabili, non potranno essere ceduti e dovranno essere usati nella giornata lavorativa
Sono diverse le novità con cui bisognerà fare i conti da oggi quando si useranno i buoni pasto. In particolare, c’è un divieto che non piacerà a molti: in effetti non sarà più possibile fare la spesa al supermercato e usare più ticket elettronici, quelli che solitamente sono forniti dal datore di lavoro. La modifica è imposta da una recente riforma che obbliga a una consegna dei buoni fino a un massimo di 7 euro al giorno, un limite da non superare e da non spendere nelle giornate non lavorative.
Un emendamento alla Legge di Stabilità stabilisce l’aumento del valore esentasse del buono pasto elettronico di 1,71 euro, dunque si passa da 5,29 a 7 euro. Tra l’altro, l’uso dei ticket sarà sempre più tracciabile e gli abusi verranno individuati subito. Per sfruttare la detassazione dei buoni pasto, il datore di lavoro sarà costretto a consegnare un numero di tagliandi uguale a quello dei giorni realmente lavorati dal dipendente.
I buoni, poi, dovranno essere usati soltanto nel corso della giornata lavorativa, anche quando si tratterà di un festivo o di una domenica. Non potranno essere ceduti, venduti e nemmeno convertiti in soldi: in aggiunta, il cumulo sarà vietato e le somme giornaliere che supereranno i 7 euro di valore verranno tassate al 100%.