L’Atac è a un passo dal fallimento: il Corriere della Sera ha fatto il punto (negativo) sulla situazione finanziaria dell’azienda
L’Atac è praticamente fallita, ormai se ne stanno accorgendo tutti e non si tratta solamente di una questione di ritardi e scioperi bianchi. Proprio questa mattina il Corriere della Sera ha fatto il punto sulla situazione finanziaria dell’azienda municipalizzata dei trasporti e il quadro è inquietante. L’ultimo bilancio della società risale a due giorni fa, lunedì 20 luglio 2015, ed è emerso come siano necessari 200 milioni di euro di aumento di capitale.
Quest’ultimo dovrà essere garantito dal socio unico di Atac, cioè il Comune di Roma, altrimenti saranno guai seri. Senza questi soldi, inoltre, i libri contabili dell’azienda devono essere portati in tribunale. L’aumento di capitale da parte del Campidoglio può partire soltanto dopo l’ok del Ministero dell’Economia e dopo l’approvazione di un decreto, ma il tempo a disposizione è pochissimo.
I 200 milioni servono a far sopravvivere un’azienda che deve fare i conti con un calo della produzione, con manutenzioni scadenti e con scarsi incassi per quel che riguarda i biglietti. Nel caso non si presenterà il Comune alla prossima assemblea oppure se non ci sarà l’aumento di capitale verrà comunicato lo scioglimento dell’Atac, come previsto dal Codice Civile, una prospettiva che sta diventando sempre più concreta.