Metro C, stop a lavori di collegamento San Giovanni con indagini in atto

Metro C, stop a lavori di collegamento per San Giovanni con indagini in atto. La nota di Italia Nostra

La Delibera n.51 dell’Anac, Raffaele Cantone, inviata alla Procura della Corte dei Conti rende evidente, nelle 44 pagine, che aver avviato il progetto originario della Metro C senza le necessarie garanzie, controlli ed, in particolare, indagini preventive archeologiche ha prodotto ben 45 varianti facendo lievitare fortemente i costi. In sua dichiarazione alla stampa il Presidente Cantone ha invitato tutti i protagonisti della vicenda ad ‘assumere ponderate decisioni circa il prosieguo dell’opera, atteso che per la tratta T2 (Piazza Venezia-Piazzale Clodio) allo stato sono ancora concretamente da valutare tempi e costi di esecuzione nonché la stessa possibilità di realizzazione. Italia Nostra Roma fin dal lontano 2004 si era opposta anche al Tar, chiedendo una sospensiva, all’avvio della gara di appalto in quanto si faceva su un progetto preliminare non esecutivo e non garantiva abbastanza gli interessi pubblici“. Così una nota di Italia Nostra.

Da allora fino ad oggi – aggiunge – l’Associazione si è sempre opposta all’opera che si è dimostrata vie più invasiva chiedendo ripetutamente una nuova verifica di Via, mai accolta. In particolare ha denunciato la mancanza di rispetto del vincolo apposto dalla Soprintendenza Speciale Archeologia sull’intera area della tratta Colosseo-Piazza Venezia. Fino a che la Procura della Corte dei Conti non avrà fatto completa luce sulla delibera n.51 ricevuta dal Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, e l’indagine penale non venga chiusa, Italia Nostra Roma pretende che oggi la Metro C si fermi a San Giovanni per permettere lo studio di una possibile alternativa al tracciato originale da San Giovanni a Piazza Venezia e oltre. Tracciato sempre più improponibile per i costi e l’ulteriore compromissione di siti archeologici. Inoltre bisogna attendere la fine delle indagini sia della giustizia amministrativa che di quella penale, ambedue ancora in corso. Italia Nostra Roma si opporrà a chiunque oggi voglia riproporre di continuare sul vecchio tracciato (Colosseo-Piazza Venezia-Clodio) come se niente fosse“.


4 COMMENTI

  1. Ma compromissione di cosa, che i reperti starebbero sotto terra per sempre, visto che nell’archeologia non si investe manco un euro?
    Non solo, alcuni dei reperti che sono stati portati alla luce del sole giacciono nell’incuria più assoluta, senza che vi si possa accedere o che, guardando le cose da un’altra prospettiva, vadano ad arricchire le casse del Comune con i proventi dei biglietti.
    Inoltre è merito della Metro C se alcuni reperti sono stati rinvenuti, poiché altrimenti neanche un euro sarebbe stato speso in favore degli scavi archeologici.
    Quindi arrendetevi ad avere dei cantieri nel centro storico, i mezzi pubblici in quella zona servono a tutti e lo sapete benissimo, basta vedere quanti passeggeri carica una Metro C monca oggi, in un giorno di estate con le scuole chiuse e molta gente fuori città per le vacanze.
    Vergognatevi per i danni che volete portare alla nostra città, che per colpa vostra sconta anni e anni di ritardo rispetto non solo a qualsiasi altra capitale europea, ma anche nei confronti di altre città italiane, una su tutte Milano.
    E non abbiate la presunzione di sapere meglio voi dove far passare la metro, rispetto a chi l’ha progettata, che magari di trasporti ci capisce un tantinello di più di voi, avendoli studiati.

  2. Purtroppo Valerio Rotom non è l’unica persona che ancora giudica accettabile un’opera indifendibile come la Metro C. Se infatti fosse un caso isoltato, da tempo il nostro Paese si sarebbe liberato dalle costosissime grandi opere inutili (anzi, utili solo a chi le costruisce).

    Ma soprattutto non saremmo afflitti dal mastodontico debito pubblico creato da decenni di sperperi e fallimenti di una classe politica incapace. Una classe politica che è proprio espressione del popolo che l’ha votata (dove evidentemente i vari Valerio Rotom costituiscono ancora la maggioranza).

    Ringrazio pertanto il Cielo per il fatto che Italia Nostra esiste. Non desidero infatti in alcun modo che l’Italia faccia la fine della Grecia!

  3. Il problema -GRAVE- è che i NO aprioristici a tutto, specie di coloro che frequentano i lidi di Capalbio, favoriscono altri frequentatori di Capalbio e dintorni, che si inventano lucrose “varianti” a tutto spiano.

    Qualcuno ricorda la SACOP, “vincitrice” dell’appalto per la metro A?

    Il problema quindi è che anziché fermarsi ai NO, costoro siano obbligati a proposte concrete e verificabili.

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