Continua a perdere pezzi il Campidoglio: sono di ieri, infatti, le dimissioni di Nieri, il vice di Marino, che ha raccolto messaggi di comprensione dal primo cittadino e da Sel. L’opposizione, invece, spera che a breve seguano le dimissioni di Marino
Il vicesindaco Nieri ha presentato le dimissioni. In una lettera pubblicata sul proprio sito e sul proprio profilo Facebook ha spiegato i motivi che l’hanno portato ad allontanarsi dal Campidoglio, che continua a perdere pezzi. L’ormai ex vice di Marino ha specificato di non essere indagato nello scandalo Mafia Capitale e ha ribadito il proprio sostegno al sindaco. Marino dal canto suo ha voluto salutarlo definendolo una persona leale e onesta che ha fatto prevalere l’interesse della città durante il suo incarico. Ma comprende anche la sua amarezza dato che è stato protagonista di molte polemiche e di molti attacchi. E se Sel ha cerato di spronare Nieri dicendogli di andare avanti e di ripensare alla decisione presa, l’opposizione spera, invece, che Marino segua il suo esempio e liberi Roma dalla sua presenza. Di seguito parte della lettera di Nieri (per il testo completo qui).
“Grazie a tutte e tutti voi, di cuore, per avermi incoraggiato ad andare avanti in tutto questo tempo, nonostante gli attacchi osceni che mi sono stati rivolti.
Mi rivolgo innanzitutto alle persone che, due anni fa, mi hanno concesso la loro fiducia scegliendomi come loro rappresentante in Assemblea Capitolina e facendomi eleggere consigliere comunale, carica dalla quale mi sono dimesso per accettare l’onere e l’onore di ricoprire la carica di vicesindaco e assessore di Roma. La mia città, la città che amo profondamente e nella quale per tanti anni ho svolto battaglie per i più deboli, i più fragili, i senza diritti. Mi rivolgo poi a tutti i cittadini, alle romane e ai romani, per i quali mi pregio di aver lavorato in questi due anni e per tanti anni in passato. Ho svolto i compiti delicatissimi che mi sono stati affidati con la più grande umiltà e serietà, con onestà e trasparenza, senza mai rinunciare ai miei profondi e radicati valori e ideali di sinistra.
[…]
La mia è una decisione personale, non improvvisa e non dettata da ragioni oscure, né da nauseanti ragionamenti politicisti. E’ una scelta limpida che condivido con tutti voi con la chiarezza che ha sempre contraddistinto la mia storia politica. Quando ho accettato di fare il vicesindaco di Roma l’ho fatto per amore della mia città – mi permetto, inelegantemente, di sottolineare che ho fatto il vicesindaco a titolo gratuito – e perché ho creduto a un progetto politico con un chiaro profilo di sinistra. Il mio passo indietro, che nessuno mi ha chiesto di fare, ha alla base le stesse ragioni: l’amore per Roma e la convinzione che l’amministrazione Marino vada difesa a tutti i costi.
Proprio per queste ragioni non posso più tollerare che la mia persona sia usata, in maniera volgare e oscena, come strumento per attaccare Roma e un’amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera.
[…]
Il tritacarne mediatico vomita ogni giorno articoli, riportando intercettazioni riciclate da oltre 6 mesi, sbattute sulle prime pagine di quotidiani nazionali e caricate dalla superficialità di titoli che cercano di far passare per nuove cose vecchie di totale irrilevanza penale e giudiziaria. Tutto per tentare di destabilizzare l’amministrazione Marino, per metterla all’angolo. Perché questa amministrazione dà fastidio, ha rotto troppi equilibri e va resa ogni giorno più fragile per far sì che tutto cambi affinché nulla cambi. Io non ci sto.
Lascio per impraticabilità di campo, perché non intendo prestarmi neanche per un giorno di più a questo gioco al massacro. Non lascerò che indeboliscano l’azione di questa amministrazione. Con il mio passo indietro confermo la mia più grande fiducia e stima nei confronti del mio sindaco, di Ignazio Marino, che credo e spero possa continuare le battaglie politiche di sinistra che questa città merita e che io esigo per Roma. Ho fatto tutto quanto è stato in mio potere per scrivere una pagina di giustizia sociale ed eguaglianza per la nostra città. Ho contribuito ai risultati straordinari raggiunti in soli due anni da questa Giunta di sinistra, che ha portato a casa cose di cui in passato si era solo parlato.
Purtroppo alcune cose non ho avuto modo di portarle a termine, anche se ho tentato con tutte le mie forze di ribaltare i tavoli delle trattative. E questo è un altro motivo per compiere scelte drastiche e radicali. Perché ciò che conta per me non è una poltrona da occupare, ma le cose che posso fare per la mia città e per le persone che rappresento”.