Roma tpl, continuano lo sciopero: “Torneremo in servizio quando ci pagheranno”. Così gli autisti che da tre giorni chiedono il pagamento degli stipendi e degli arretrati
“Sciopero a oltranza finché non verranno pagati stipendi e arretrati”. Dopo l’annunciato sblocco dei fondi del Commissario Tronca, i dipendenti della Roma Tpl non ne vogliono proprio sapere di riprendere servizio. Colpa le troppe promesse e quelle parole a cui non sono seguiti fatti concreti. “Il 30 settembre, in presenza del prefetto Gabrielli e l’assessore alla Mobilità Stefano Esposito, ci era stato detto che tutto si sarebbe risolto per il primo novembre, ma niente è stato fatto per garantire quanto ci spetta. Non solo, a conti fatti, abbiamo dovuto rinunciare all’Erg e ai buoni pasto. Siamo all’esasperazione. Stiamo ancora aspettando lo stipendio di ottobre. Ci stanno negando un diritto acquisito e garantito dalla costituzione (art. 36 della Costituzione). Senza contare il mancato pagamento degli indennizzi maturati con effetto retroattivo dal 2009 al 2015. In tutto fanno circa 250 euro in meno. Continueremo a presidiare nei depositi finché non vedremo accreditato quanto ci spetta. Sui 50 milioni di euro che il commissario Tronca avrebbe sbloccato: “Quelli sono soldi che vanno alla Casa Madre (Roma Tpl). Il problema vero è quanti di questi poi finiscono nelle casse delle consorziate, dove lo stipendio medio degli autisti è più basso”, continua uno degli scioperanti.
Incontro con Tronca – Domani – 26 ottobre – il Commissario Tronca riceverà una delegazione degli autisti. “Domani incontreremo Tronca, ma ciò non vuol dire che ci accontenteremo come in passato delle sole chiacchiere. Sappiamo che molti utenti sono arrabbiati perché gli viene negato un servizio, ma se non facciamo così nessuno ci tutela. E sull’accusa di interruzione di pubblico servizio: “La scorsa settimana siamo rientrati in deposito senza gasolio e non per colpa nostra, rischiando di non garantire tutte le corse. Ripeto, ci dispiace per l’utente finale, con cui tra l’altro si instaura spesso un rapporto di fiducia, però sta di fatto che quando è colpa degli altri si fa ben poco per sottolineare di come in realtà in quanto autisti siamo gli ultimi ad avere colpa di un servizio non all’altezza di questa città”.
25 Novembre 2015 @ 17:58
Chiaramente spero che questi giorni di sciopero non gli verranno pagati.