Conoscere Palestrina, la passione per la propria terra di Massimo Guerrini: imprenditore, politico e filantropo innamorato della cultura, è in procinto di tagliare il traguardo del XV° volume della sua collana dedicata alla realtà praenestina
Massimo Guerrini, laureato in Economia e Commercio, Consulente del Lavoro, Revisore Contabile è titolare dello Studio di Consulenza Fiscale, Tributaria e del Lavoro di Palestrina (Rm), ubicato in via Ceciliana 5. Libero professionista e personaggio di spicco della realtà locale, il Dott. Guerrini è tra i soci fondatori del Centro Amicizia Italia-Estonia. In Italia cura la collana “Conoscere Palestrina“, che si accinge a tagliare il traguardo della XV° pubblicazione. In territorio estone, si è occupato della ristampa in copia anastatica di alcune opere tra le più importanti nella storia letteraria di questo paese. Tra i suoi molteplici interessi spicca anche la musica lirica, di cui un tempo è stato interprete nel ruolo di tenore sotto la guida di Pio Fernandez, direttore del Coro Polifonico Prenestino ‘Giovanni Pierluigi‘ dal 1955 al 1979.
Il fine ultimo della collana “Conoscere Palestrina” è comunicare, scrive Massimo Guerrini nella prefazione del II° volume intitolato ‘L’antro delle sorti e il mosaico dei pesci di Palestrina’. Mai banale, ogni singola edizione di cui è composta la collana racconta un aspetto storico della città, a partire dalle sue origini, in una commistione di luoghi e personaggi. L’intento dell’editore e quindi del signor Guerrini e i suoi collaboratori è stato dunque quello di preservare la memoria storica di Palestrina, la sua ricchezza culturale e paesaggistica, perché le nuove generazione che l’abiteranno la conservino nella sua immacolata bellezza. “Conoscere Palestrina” è stato prima di tutto un impegno sociale. Ma sia ben chiaro: “Noi abbiamo il dovere morale di non cedere il passo alla superbia intellettuale né all’autocompiacimento, tenendo sempre ben presente quell’understatement necessario a far si che tutti, in questo processo di comunicazione e di scambio, possano divenire interlocutori“, precisa l’editore nella sua prefazione.
Come un mosaico che viene alla luce, come archeologi innamorati della storia, gli autori di questa collana hanno voluto innanzitutto riscoprire il territorio, facendo di Palestrina l’epicentro della più vasta zona praeneste. Il mozzo di una ruota da cui dipartono raggi capaci di protrarsi oltre confine, fino alla lontana Estonia, per esempio. Il riconoscimento di un’opera così impegnativa si conserva all’interno della Biblioteca Nazionale di Estonia, a Tallin. A dimostrazione che il fascino di una terra e le sue straordinarie risorse, una volta valorizzate, catturano facilmente interesse pure fra sostenitori che non ti aspetteresti. Un risultato che il signor Guerrini e Angelo Pinci, quest’ultimo curatore dell’opera, hanno raggiunto intessendo rapporti a 360°, coinvolgendo contemporaneamente studiosi e appassionati “per far rivivere il passato“. Il tutto attraverso una divulgazione semplice e accattivante.
Palestrina ha i suoi “Campioni” e per questo merita di essere raccontata: dalla più illustre delle storie, quella antica, a quella più recente, fatta di personaggi di ogni categoria e genere, vedi l’VII° volume dedicato allo sport e ai suoi protagonisti. Del resto il folklore sono le persone che lo alimentano. Niente avrebbe vita senza di esso. Non ci sarebbero storie da raccontare, né, di conseguenza, da ricordare se ci mettessimo nelle condizioni di far morire la fiamma della passione che lo alimenta. Massimo Guerrini e Angelo Pinci questo lo sanno e tutto “Conoscere Palestrina” ne rappresenta un continuo rimando, dalla prima all’ultima pagina. Se da lontano può scoppiare l’amore per una terra che forse mai avremo modo di vedere o vivere, allora perché questo amore non dovrebbe essere racconto e profuso fra chi quella terra l’abbraccia tutti i giorni? Certo, ci vuole impegno e costanza perché si raccolgano i frutti di un obiettivo così importante, però, come mi ha raccontato lo stesso Massimo Guerrini: “A tutti piacciono i bei pomodori rossi, ma prima che quello diventi saporito qualcuno deve pur zappare la terra, piantare i semi, annaffiarli e così via. In poche parole, bisogna prendersene cura“. Perché una risorsa tale non marcisca nell’incuria, o si pensi sia di facile ottenimento, bisogna prima investire, impegnarsi, avere pazienza e, infine, raccoglierne gli utili. Se amore viscerale deve essere, allora la prima regola è profonderne a iosa. Impegnarsi in prima persona. Siamo noi la nostra terra, tutto sta a saperla ascoltare. Tendere le orecchie è un nostro dovere e diritto, per impedire che la nostra memoria storica si disperda colpa della pigrizia e dell’immobilismo a cui ci hanno sempre più abituato. Primo fra i motori della ricchezza nazionale è il turismo e il nostro paese ne è pieno, a partire da comunità come quella di Palestrina.