Buche stradali: una recente sentenza ha previsto che sia l’amministrazione a rimborsare i danni nel caso di cartelli segnalatori posizionati male
Le buche stradali rappresentano un pericolo grave sia per i pedoni che per gli automobilisti. I danni possono essere risarciti dal Comune competente in caso di transenne o segnali di pericolo posizionati troppo vicino alle voragini. Una recente sentenza del Tribunale di Larino (provincia di Campobasso) può rappresentare un importante precedente in questo campo.
Secondo i giudici molisani, infatti, l’ente che è proprietario della strada ha l’obbligo di transennare la parte di asfalto in cui si è aperta la buca e di fare in modo che nessuno si faccia male. Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, il cono segnalatore e gli altri segnali di pericolo non vanno posizionati a ridosso della buca, ma a una distanza che consenta di sterzare in tempo (automobilisti) o di cambiare percorso (pedoni).
L’amministrazione comunale o qualsiasi ente che gestisce le strade sono dunque responsabili degli incidenti e sono tenuti a rimborsare i danni provocati. Questa responsabilità però cambia in base all’entità del danno subito. Quanto più ampio è il tratto di strada coinvolto e maggiore sarà il tempo necessario per l’intervento di manutenzione.
Inoltre, il danno può essere stato causato da eventi atmosferici particolari (una pioggia intensa oppure una nevicata improvvisa) o da fattori esterni come l’abbandono di oggetti pericolosi: in queste situazioni il Comune può evitare il risarcimento dimostrando che il danno è legato al caso fortuito.