A gennaio il Commissario Tronca ha affrontato il tema “inquinamento” e al tavolo tecnico convocato c’è stato un confronto con le diverse realtà istituzionali e del trasporto pubblico
Dal contrasto della doppia fila ad un intervento che potenzi il trasporto pubblico più ecologico. Sono alcune delle azioni indicate dal Tavolo tecnico interistituzionale che il Commissario straordinario Tronca ha voluto convocare, tra il 5 e il 19 gennaio, per affrontare il tema-inquinamento nella Capitale. E questo sulla scorta del protocollo siglato alla fine di dicembre tra la Conferenza delle Regioni e l’Anci per intervenire con misure strutturali per migliorare la qualità dell’aria.
Attorno al Tavolo tecnico si sono trovati a confronto le aziende di Roma Capitale, Atac, Ama, Agenzia per la Mobilità, la Polizia municipale, i dipartimenti del Comune e rappresentanti di Regione, Arpa, Corpo Forestale, i ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, il Dipartimento di Epidemiologia regionale. Il documento che è scaturito dalla discussione esamina il fenomeno dell’inquinamento nella sua specificità romana: il superamento giornaliero dei livelli di polveri sottili, più d’inverno che d’estate, la concentrazione cronica di biossido di azoto che incide sui valori medi annuali. E poi la madre di tutti i problemi, il trasporto su strada che fornisce in alta percentuale il suo contributo negativo ai livelli di inquinamento.
Le strade obbligate per arrivare a soluzioni strutturali passano per un trasporto pubblico che potenzi il suo versante “eco”. Ma sono inevitabilmente progetti a lungo termine anche per la situazione delle casse comunali. L’ampliamento della rete di filobus e il ricorso ad una nuova flotta di veicoli elettrici restano al momento nel campo dei buoni propositi, ma fondamentali secondo gli esperti riuniti nel Tavolo interistituzionale, al pari del rinnovo del parco mezzi.
Tra le misure che potrebbero essere attuate sin da ora, il Tavolo ha invece individuato alcuni interventi immediati, a partire dal contrasto alla doppia fila: intralciando il traffico, si crea un doppio danno, l’aumento delle emissioni inquinanti e la minore qualità del servizio di trasporto pubblico. Altri interventi a costo zero ma con effetto positivo, secondo gli esperti sono anche il potenziamento della sincronia tra i semafori, una migliore comunicazione tra istituzioni e cittadini sul tema della qualità dell’aria e delle misure di prevenzione, l’intensificazione della tecnologia che monitora e presidia le limitazioni della circolazione.