Il 29 marzo 1461 York e Lancaster, che dal 1455 combattevano la Guerra delle due rose, si sfidarono nella battaglia di Towton, una delle più grandi della storia inglese. Gli attriti tra le due casate iniziarono già anni prima poiché gli York appoggiavano Riccardo Plantageneto, un pretendente al trono, e i Lancaster appoggiavano il re Enrico VI. La guerra tra le due fazioni si intensificò nel 1460 quando Enrico VI venne catturato e l’avversario ne approfittò per far firmare l’Atto di Accordo con il quale si sancì la diseredazione del figlio del re e la sua salita sul trono una volta morto Enrico.
La famiglia del re non stette a guardare, riorganizzò l’esercito e vinse le battaglie di Wakefield e di St. Albans, riuscendo anche a liberare il re. Fu a quel punto che si pensò di entrare a Londra, ma le ostilità incontrate costrinsero alla rinuncia i Lancaster e all’inizio delle negoziazioni (condotte dalla regina Margherita d’Angiò).
Ma gli York non erano sconfitti e nel frattempo i Lancaster subirono una sconfitta nella battaglia di Mortimer’s Cross e questa portò all’incoronazione di Edoardo IV. In seguito gli York scoprirono che parte delle truppe Lancaster aveva occupato Ferrybridge e proprio lì, il 28 marzo, andò in scena un nuovo scontro che vide vincere la seconda casata e che costrinse Edoardo a una contromossa immediata.
Lord Clifford e John Neville, coloro posti alla guida delle truppe dei Lancaster, seppero dell’arrivo degli avversari e delle sconfitta del proprio avamposto e proprio per questo ordinarono la ritirata verso Towton, ma vennero inseguiti e lo scontro fu inevitabile: le condizioni meteorologiche favorirono gli arcieri degli York e per non continuare a subire colpi i Lancaster cercarono di ingaggiare il corpo a corpo, ma a causa dell’inferiorità numerica la sconfitta arrivò dopo diverse ore e i soldati si ritirarono nella notte. A quel punto la firma della pace con il re fu d’obbligo.