Sconto col sangue mio l’amore che posi in te. Persino in una delle opere “popolari” di Giuseppe Verdi, Il Trovatore, due parole apparentemente distanti tra loro come “sangue” e “amore” si mostrano più vicine di quanto si creda o si faccia finta di credere. Non è un caso che il secondo appuntamento della rassegna “Roma Off Theatre” del Centro Culturale Artemia abbia proprio questo titolo, “Sangue e Amore”.
Dopo l’inaugurazione del 16 e 17 aprile con “Scompaio”, è stata la volta di questo lavoro di Luca Laurenti, diretto da Monica Maffei e che vede come protagonisti Alessandro Calamunci Manitta e Deborah Mattiello. L’esperienza positiva del festival “In corto teatrale” dello stesso Centro Artemia è stata la base di partenza per questa nuova pièce di forte impatto: in quella occasione, infatti, a Laurenti fu assegnato il Premio Speciale del Pubblico, mentre Manitta e Mattiello risultarono rispettivamente miglior attore e miglior attrice.
L’unione delle forze ha prodotto un altro risultato lusinghiero, selezionato con cura dai direttori artistici dell’evento, Giancarlo Moretti e Maria Paola Canepa. “Roma Off Theatre” è stata pensata per valorizzare le nuove forme drammaturgiche e “Sangue e Amore” ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico con il suo mix di emozioni contrastanti e mai scontate.
Il lavoro è stato annunciato come una storia in cui i dolori del passato tornano a tormentare un presente in cui l’uomo contemporaneo è in crisi identitaria. In scena sono apparsi i due protagonisti, Nora (Deborah Mattiello) e Piero (Alessandro Calamunci Manitta), lui colpevole di violenza sessuale sulla donna che è la sua compagna di tutti i giorni.
Una quotidianità piena di dialoghi difficili (visivamente azzeccato l’inizio, con i due attori dal volto completamente coperto e impossibilitati a baciarsi e sfiorarsi) che fanno intuire una relazione sentimentale logora ma in cui è difficile dirsi addio: i problemi lavorativi e di alcolismo di Piero convincono Nora a lasciarlo, ma quando i due si incontrano di nuovo, dopo tanto tempo, lui la violenta e confessa tutto a un commissario di Polizia. Lei invece sembra quasi minimizzare l’accaduto e si rivolge al suo psicanalista, facendo emergere un passato difficile da dimenticare.
La scelta di affidare un tema così forte anche al linguaggio grottesco ha permesso di non banalizzare la storia e di inviare un messaggio diretto allo spettatore. Gli attori sul palco sono stati intensi e delicati, ma anche capaci di strappare sorrisi amari. “Sangue e Amore” sarà in scena anche oggi, domenica 8 maggio 2016, alle 18: la rassegna, poi, terminerà il 14 e 15 maggio con “Margherita, il diavolo lo sa”.