Quanto indietro bisogna andare nel tempo per trovare il primo racconto di fantascienza? La risposta potrà forse sorprendere, ma si tratta del II secolo dopo Cristo, quando lo scrittore e retore greco Luciano di Samosata scrisse “La storia vera”.
Per poter apprezzare questo “antenato” di un filone sempre molto apprezzato si può andare al Centro Culturale Artemia di via Amilcare Cucchini (zona Portuense), in cui andrà in scena “Storia vera”, adattamento teatrale dell’antico racconto che sarà presentato nel corso di tre serate, dal 3 al 5 giugno.
Il lavoro è stato curato e sarà interpretato da Virginia Quaranta e Giordana Morandini: lo spettacolo scritto a quattro mani è comico ed esplosivo, ma anche colto e raffinato, con le note fantastiche e surreali a dominare in lungo e in largo. Tra l’altro, “Storia vera” è in grado di divertire sia gli adulti che i più piccoli.
Il prologo è immediatamente ironico: Narro di cose che né vidi, ne provai, né appresi da altri e inoltre di cose che non esistono affatto e che possono assolutamente esistere. Perciò occorre che il pubblico non ci creda per nulla. Se si volesse sintetizzare al massimo la trama, si potrebbe parlare di un racconto di viaggio, in cui i protagonisti sono alle prese con le colonne d’Ercole, finiscono nella pancia di una balena e arrivano persino sulla luna.
Questo “viaggio” fra tradizione e fantasia verrà presentato domani, venerdì 3 giugno 2016, alle 21: sabato 4 sarà rappresentato allo stesso orario, mentre domenica 5 è in programma per le 18.