Commissione Cultura, piano per rilanciare gli Studios di Cinecittà

Cinecitta

21/04/2017 – L’assemblea Capitolina di ieri, ha affrontato la questione degli Studios di Cinecittà. Al termine dell’incontro è stata approvata all’unanimità una mozione per dare vita ad un tavolo operativo intersettoriale tra Roma Capitale, Municipio VII, Regione Lazio e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che promuova il rilancio culturale delle produzioni cinematografiche e tuteli le competenze artistiche, degli stabilimenti e dei lavoratori degli Studios di Cinecittà.

Gli Studios hanno un valore storico, culturale ed economico per la capitale. Fondati nel 1937 per volere di Mussolini a tutt’oggi sono la più grande città del Cinema in Europa, in cui sono stati girati oltre 3000 film di cui 90 candidati al Premio Oscar.

Cinecittà attualmente si trova sotto la tutela del Mibact. A causa dell’innalzamento dei costi delle produzioni cinematografiche, gli Studios hanno perso competitività sul mercato cinematografico nazionale e internazionale, con conseguente perdita di clienti migrati verso altri stabilimenti.

A peggiorare la situazione, c’è stata una gestione poco attenta. Invece di rivalutare lo studio di produzione, rendendolo competitivo sul mercato cinematografico, si è preferito puntare sulla televisione e sull’intrattenimento. Una mossa che fa perdere di vista il valore storico culturale degli Studios, ma che soprattutto mette a rischio i posti di lavoro dei dipendenti.

“Noi crediamo che occorra tutelare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori di Cinecittà, al fine di non disperdere il know how artistico che costituisce il vero patrimonio da condividere e tutelare – ha dichiarato la presidente della Commissione Cultura, Politiche giovanili e Lavoro, Eleonora Guadagno – abbiamo il dovere di salvaguardare il marchio di Cinecittà quale simbolo del cinema nazionale e patrimonio culturale del nostro Paese”.

“In tal senso, sarebbe importante regolamentare la destinazione urbanistica delle aree insistenti all’interno degli stabilimenti di Cinecittà – conclude la Guadagno – tenendo conto della sua natura cinematografica ed escludendo la realizzazione di insediamenti a carattere puramente speculativo”.


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