Cento alberi nell’ex Dogana, il “Bosco Temporaneo” di San Lorenzo

Ex Dogana è il primo spazio temporaneo in area archeologica ferroviaria della Capitale

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Negli spazi dell’ex Dogana di San Lorenzo stanno in grandi vasi oltre cento grandi piante, dalle sughere agli allori, e poi lecci, betulle, frassini, aceri, faggi, carpini e altre varietà ancora. Alcune sono una donazione dalla Tenuta presidenziale di Castelporziano, altre sono state acquistate dall’ex Dogana. È il Bosco temporaneo, l’iniziativa realizzata dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con il Municipio Roma II e appunto il polo culturale dell’ex Dogana, inaugurata il 24 luglio alla presenza tra gli altri della presidente del Municipio Francesca Del Bello.

Un’idea nata da una ricerca dell’ateneo romano, Rome: II Municipio Green Network, che promuove iniziative e progetti in chiave sostenibile e propone di realizzare un percorso verde per le strade di San Lorenzo per collegare gli spazi del quartiere. La ex Dogana ha colto l’occasione per diventare la “casa” del bosco, è questo il primo progetto di questo tipo realizzato a Roma, prendendosi cura degli alberi sulla falsariga di quanto già realizzato nel parco Südgelände di Berlino. Le piante infatti, essendo in vaso, possono essere spostate a seconda delle esigenze, e saranno monitorate per garantirne la crescita, il mantenimento e la replicabilità. Ma questo vuole essere solo l’inizio, il passo successivo prevede infatti lo sviluppo di una piattaforma da dedicare alla Banca degli albericon anagrafe e geo-localizzazione per rispondere alla richiesta di verde di enti locali, istituzioni e cittadini. L’obiettivo è evidente quanto ambizioso e bello: migliorare la qualità dell’aria, arricchire la biodiversità e di conseguenza far guadagnare punti anche la qualità della vita degli abitanti che, inoltre, possono approfittare per accrescere le proprie conoscenze di botanica. Il progetto è linea con gli obiettivi del Summit di Parigi del 2015 e del G7 Ambiente 2017.


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