Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera CIPE (Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Economico) del 2 agosto 2013, inserita nel Decreto del Governo Letta e con l’avallo del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, vede la luce il “Corridoio Tirrenico Meridionale”. E’ il documento che sancisce la struttura del progetto definitivo e lo stanziamento di un contributo pubblico pari a 468 milioni di Euro. La grande infrastruttura, che ridisegnerà il territorio dell’agro pontino e di Roma sud, prevede tre assi viari a pedaggio: la Roma-Latina, la bretella A12-Tor De Cenci e la Cisterna-Valmontone, per un investimento che i privati avranno modo di ripagarsi vista la futura gestione dell’asse viario per 50 anni. I vari progetti presentati hanno avuto la ferma opposizione dei comitati di cittadini locali e di alcune amministrazioni dei comuni attraversati dall’autostrada.
I tratti critici del progetto riguardano le due bretelle A12-Tor de Cenci e Cisterna-Valmontone. La prima prevede la realizzazione di un viadotto con piloni alti fino a 25 metri per superare il Tevere, un’area a rischio esondazione e di importante pregio naturalistico, arrivando a ridosso dei quartieri di Roma sud. La seconda è un’autostrada che devasterà tutta l’area a vocazione agricola che va da Campoverde di Aprilia fino a Valmontone, passando per Cisterna, Cori, Giulianello, Velletri, Artena e Labico, nel cuore della produzione del kiwi esportato in tutto il mondo, di vigneti e frutteti. Reti dei cittadini ed associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra, Legambiente Lazio e Salviamo il Paesaggio chiedono inoltre da tempo la messa in sicurezza dell’attuale SR148 Pontina, la realizzazione di una metro di superficie che costeggi la sede stradale della Pontina ed il potenziamento dell’attuale trasporto pubblico. Si pensi che alcune delle attuali linee ferroviarie, come la Roma-Velletri e la Roma-Nettuno, sono ancora a binario unico.
La realizzazione del collegamento diretto con la A12, con impatti ambientali potenzialmente devastanti per il Parco Litorale e quello di Decima Malafede, non porterebbe grandi alleggerimenti sostanziali nel traffico in entrata su Roma, che anzi in valori assoluti dovrebbe aumentare, vista la maggiore portata della nuova autostrada e l’assenza di alternative. Di tutt’altro avviso l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, che descrive l’opera come una delle priorità per il sistema viario regionale. “Il Corridoio Tirrenico Meridionale è una grande occasione di sviluppo per l’intera Regione che collegherà il basso Lazio con la Toscana. Questo consentirà un rilancio economico dell’agro pontino e la possibilità di fruire di un paesaggio incredibilmente pregiato”.
Ma I comitati No Corridoio Roma-Latina e No Bretella Cisterna-Valmontone daranno battaglia, questo è certo. Dopo anni di incontri, dibattiti, proposte e raccolta firme hanno presentato ricorso al Tar impugnando tutto il progetto. Gli agricoltori locali sono divisi tra coloro che, seppur a malincuore, accettano il progetto e quelli che faranno barricata senza soluzione di continuità. Una cosa è certa: come spesso accade, purtroppo, non vengono considerate le singole posizioni, nella fattispecie su tutti quelle di residenti e agricoltori delle zone interessate, che qualora il progetto andasse davvero in porto sarebbero costretti, loro malgrado, ad inventarsi un’altra vita.
Roma, 22 maggio