Roma, 27 novembre – Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Claudio Franciosi, sessantunenne romano, è stato arrestato dopo l’indagine condotta dai Carabinieri della Capitale che hanno (nuovamente) scoperto la sua torbida attività di adescamento e violenza su diverse donne. Promettendo lavori remunerativi dopo falsi colloqui, le vittime venivano prima drogate, poi violentate, quindi derubate. Il malvivente non era nuovo a questo genere di reati. Intrappolava le donne tramite annunci su internet, nei quali prospettava la possibilità di lavorare come hostess. Un copione già recitato undici anni fa, quando si spacciava per un regista. Sono almeno dieci le ragazze ad essere cadute nella sua rete.
Tuttavia, le vittime dei finti colloqui potrebbero essere state molte di più. La sua “tana” era nel quartiere residenziale di Prati. Una cornice “sofisticata” che ha ingannato diverse donne. I casi accertati, comunque, sono dieci. In tutti i casi si tratta di ragazze provenienti dal Nord, tutte bisognose di guadagni. La tattica attuata era sempre la stessa: giunte in quel di Roma, hanno avuto il “piacere“ di incontrare il falso agente in eleganti hotel e, dopo un’iniziale chiacchierata, esse venivano invitate a bere spumante al quale l’uomo aveva aggiunto della benzodiazepina. La droga aveva effetto immediato: dopo aver perso i sensi, l’uomo abusava delle donne, le quali, al loro risveglio, si sono scoperte derubate dei loro averi, come soldi, carte di credito, orologi ed effetti personali.
La sua strategia era studiata nei minimi particolari. Dopo averle rigorosamente contattato via mail, le donne interessate al lavoro venivano istruite accuratamente circa le modalità in cui le aspiranti hostess dovevano organizzare gli incontri con “facoltosi clienti”. Il loro compito era “semplice”: portare con loro oli e creme per massaggi, capi di lingerie, una buona bottiglia di spumante e, soprattutto, denaro contante per le spese extra, oltre ad anticipare le spese di viaggio e quelle dell’hotel. Un lavoro semplice, ma molto remunerativo: Franciosi garantiva loro guadagni tra i 1.500 ed i 4.000 euro. Ed è così che una trentenne di Novara ed una ventisettenne di Milano si sono “affidate alle cure” del truffatore.
La sua rete d’intrecci è andata avanti sino a poco tempo fa, quando è stato incastrato da una donna-carabiniere che si è finta interessata all’annuncio. Dopo averlo incontrato, però, sono scattate le manette. Ed è curioso apprendere che, oggi così come undici anni fa, l’uomo sia stato catturato con le medesime modalità. Nel 2002, difatti, l’uomo si era spacciato per un regista a caccia di nuovi volti e promesse per il mondo dello spettacolo. Le malcapitate in cerca di fama, poi, venivano altresì violentate e rubate. Allora, fu un tenente-donna a fingersi interessata al casting per poi farlo cadere nella trappola.