Roma, 11 Novembre – Si è svolto oggi a Roma il convegno organizzato dal Centro Studi Militari Aeronautici “Giulio Douhet” (CESMA) dal titolo “APR: Punto della Situazione e Prospettive” con lo scopo di focalizzare l’attenzione sugli aeromobili a pilotaggio remoto.
E’ intervenuto, tra glia altri, anche Gianni Torre, Responsabile Organizzazioni Nazionali del Trasporto Aereo di ENAV che ha sottolineato come in tema di security, per gestire il traffico aereo civile-militare in Europa, sia necessario creare un sistema di gestione dati e d’informazioni della massima sicurezza. Il coinvolgimento sistemico delle parti pubbliche e private interessate, è invece auspicabile per prevenire criticità con potenziali impatti di safety, come è stato sperimentato nel caso di regolazione dell’attività di volo da diporto e sportivo.
“L’inserimento degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) nel traffico commerciale- ha dichiarato Torre – ed il loro utilizzo futuro in voli transfrontalieri potrebbe aprire nuovi scenari in cui a grandi opportunità di crescita commerciale è da affiancare una maggiore attenzione agli aspetti di cyber-security dell’infrastruttura di rete wireless, sia per il segmento di bordo che per il segmento di terra. È necessario analizzare ed identificare per tempo eventuali aree di vulnerabilità e possibili minacce, per implementare adeguate forme di protezione, eliminando il rischio o mitigandolo al massimo. Del resto lo sviluppo tecnologico degli APR, strettamente connesso all’ormai inevitabile e continua affermazione della robotica in genere, ha aperto un promettente capitolo nella storia dell’aeronautica, con possibili applicazioni e sviluppo di requisiti anche per il trasporto marittimo e terrestre.”
“Nel corso delle recenti attività a livello nazionale – ha proseguito Torre – si è ritenuto di procedere sia attraverso analisi legate all’aeromobile, che sulla base di valutazioni, in particolare di safety, relative alle specifiche operazioni/funzioni richieste ed è auspicabile in proposito l’elaborazione di un set normativo nazionale che preveda la possibilità, per taluni APR, di poter effettuare attività di lavoro aereo a fronte di un adeguato approccio risk assessment/management”
Torre ha poi concluso affermando che per un celere avvio delle attività per l’inserimento degli APR in spazi aerei non segregati, deve essere tenuta in debito conto la conformazione orografica della penisola e relativi vantaggi, tra cui la presenza in Italia di numerosissimi aeroporti costieri, oltre alla vastità ed all’importanza strategica dell’intero Mediterraneo.