Roma, 2 novembre – A partire dal primo novembre la Germania è il primo paese europeo a riconoscere legalmente il “terzo sesso” per i bambini comunemente definiti ermafroditi. Secondo i risultati di alcune ong internazionali, un bambino su cinquemila nasce con organi genitali ambigui e grazie ai nuovi provvedimenti potrà essere segnato come “neutro” all’anagrafe. Questo anche per agevolare e non mettere pressione ai genitori che dovranno scegliere se sottoporre o meno il neonato ad un’operazione chirurgica. Il nuovo diritto consentirà dunque di non esprimere il sesso dei propri figli, mettendoli nelle condizioni di poter scegliere una volta da adulti e consapevoli. Novità anche per i passaporti: gli “intersessuali” tedeschi avranno una X accanto alle consuete “F” per femmina e “M” per maschio. Ma il nuovo diritto all’intersessualità apre anche una questione sulle normative che regolano i matrimoni gay ed etero perché in Germania il matrimonio viene definito tra “uomo e donna” e per le coppie omosessuali invece si tratta di unioni civili. Secondo quanto riferito dal ministro federale della giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, è prevista una riforma importante sulla questione.