Roma, 8 novembre – Perché l’acqua calda congela più velocemente dell’acqua fredda? Lo spiegò Aristotele e le argomentazioni furono riprese da Mpemba, da cui il nome dell’effetto: Effetto Mpemba. Oggi una squadra di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore ha cercato di spiegare il mistero. Le molecole d’acqua hanno un atomo di ossigeno e due di idrogeno tenute insieme da legami covalenti. Gli atomi di idrogeno di una molecola sono attratti dagli atomi di ossigeno delle altre molecole vicine, per mezzo del legame idrogeno. Tuttavia, nonostante questa attrazione, le molecole d’acqua si respingono tra loro ad una determinata distanza. Più la temperatura è alta più la distanza è grande.
Nell’acqua calda la distanza è maggiore e lo è anche la repulsione. Ciò rende i legami idrogeno più “tesi” tra loro e questo fa si che immagazzinino più energia. Energia che viene rilasciata più velocemente durante la fase di raffreddamento dell’acqua calda, che possiede più energia rispetto alla stessa quantità di acqua a temperatura più bassa. Il rilascio di questa energia fa riavvicinare le molecole d’acqua ad una velocità che è direttamente proporzionale alla quantità di energia posseduta, quindi più l’acqua è calda, maggiore è l’energia rilasciata durante il raffreddamento, maggiore sarà anche la velocità di riavvicinamento e quindi di congelamento. Si tratta ancora di una teoria interessante anche se non ancora del tutto dimostrata e non ancora approvata dalla comunità scientifica internazionale.