Roma, 14 novembre- Sul libretto delle giustificazioni non vi saranno più le diciture padre e madre, dove i genitori avrebbero dovuto apporre le loro firme per giustificare l’assenza del figlio o della figlia: lo storico Liceo Mamiani sostituisce con genitore 1 e genitore 2 per tenere conto della trasformazione della famiglia.
La preside Tiziana Sallusti, promotrice dell’iniziativa, spiega che genitore 1 e genitore 2 non intende essere una dicitura offensiva nei confronti di qualcuno, ma più della metà dei suoi studenti vive in famiglie allargate, dove ad esempio uno dei due non è il genitore biologico, ma si prende cura del ragazzo come se lo fosse, quindi questa modifica è stata una scelta naturale, tanto più che sono state le stesse famiglie a richiederla.
Fabrizio Marrazzo, presidente di Gay Center, plaude l’iniziativa anche perché va contro la discriminazione dei genitori omosessuali e spera che questa decisione diventi una regola a livello nazionale.
Al contrario Sveva Belviso, capogruppo Pdl in Parlamento, commenta duramente quest’iniziativa definendola una carnevalata, una forzatura che rende più difficile il dialogo sul tema dei diritti e continua dicendo che demolendo ogni certezza non si avrà maggiore sicurezza: per lei, e a suo dire per la stragrande maggioranza degli italiani, le parole madre e padre sono intoccabili.
Il parere di Gianni Alemanno non si discosta poi molto da quello della Belviso. L’ex sindaco sollecita un intervento del Provveditorato per far rientrare quest’iniziativa nell’alveo della Costituzione che parla appunto di matrimonio fondato sull’unione di uomo e donna al fine della procreazione. Per questo motivo qualunque iniziativa analoga, oltre a colpire la nostra tradizione civile e religiosa, è anche contraria alla Costutizione e perciò dev’essere corretta.