Roma, 4 novembre – Si chiamava Autumn Elgersma. Aveva tre anni. La sua vita è finita così, all’improvviso, a causa della follia della sua maestra. Che senso ha ucciderla per non volersi togliere un cappotto? È l’agghiacciante storia proveniente da un asilo dell’Ohio, Stati Uniti. La bimba faceva capricci e piagnucolava, così come tutti i bimbi della sua età che non vogliono andare all’asilo. Stanca, forse infreddolita, la piccola non voleva levarsi il suo cappotto. Tuttavia, la reazione della sua maestra è stata orribile: scaraventata a terra con una tale violenza da provocarle ferite alla testa e lesioni così gravi che l’hanno portata alla morte.
Un calvario durato due giorni che ha straziato i suoi genitori. Prima il trasporto all’ospedale di Orange City e poi il trasferimento d’urgenza al Sanford Children’s Hospital a Sioux Falls, in North Dakota. Lì i medici hanno potuto fare ben poco, accertando la gravità delle ferite ed i danni al cervello. Qualche ora dopo, la morte. Troppo grave la frattura al cranio: Autumn non ce l’ha fatta.
La sua “insegnante” (le virgolette non sono causali) si chiama Rochelle Lynn Sapp ed ha 33 anni. In un primo momento e secondo quanto riportato dai media americani, la donna avrebbe raccontato agli inquirenti che la bimba era caduta dalle scale. Una versione che non li ha convinti affatto: gli agenti hanno subito capito come la situazione fosse ben più grave. Non ci è voluto molto per capire che la morte della piccola Autumn è stata provocata proprio da colei che doveva proteggerla e la conferma è giunta qualche ora dopo quando l’insegnante ha confessato il suo gesto al termine dell’interrogatorio. Ora i suoi genitori chiederanno giustizia per la loro, innocente bimba.
Fonte: Leggo.it