Roma, 8 novembre – Il Quebec, provincia francofona del Canada, si divide sul disegno di legge in attesa di approvazione, che vorrebbe vietare i simboli religiosi dai luoghi pubblici. Il ministro Bernard Drainville, che si gioca tutto in questa partita, perché nel caso di bocciatura si andrebbe al voto anticipato, ci impartisce una lezione di civiltà. Il ministro è infatti convinto che la normativa “contribuirà a unire la popolazione del Quebec e a farci conoscere di più l’un l’altro”. Non sono tutti d’accordo. Nel laicissimo stato del Quebec la popolazione si divide. Secondo i recenti sondaggi sono in molti a considerare la proposta di carattere discriminatorio. Il divieto sarebbe esteso per qualsiasi simbolo religioso per qualsiasi lavoratore pubblico, medico, funzionario, insegnante ecc… nell’espletamento del servizio. Sarebbe inoltre obbligatorio per chiunque accedesse agli uffici pubblici mostrare il proprio volto. Una lezione di laicità sul quale ogni paese, che si dica democratico, dovrebbe iniziare a ragionare.
Fonte: Ok Notizie Virgilio