Roma, 20 novembre – La tragedia dell’alluvione in Serdegna ha fatto mettere immediatamente in moto la catena della solidarietà. Neanche due ore dopo il devastante passaggio del ciclone, proprietari di Bed and Breakfast hanno messo a disposizione le stanze delle loro strutture, spargendo la voce tramite Facebook, radio, passaparola. La Cei ha trovato tempestivamente un milione di euro da dare a chi ha perso ogni cosa. La Caritas ha fornito cibo caldo. Anche Flavio Briatore ha fatto la sua parte, aprendo le porte del villaggio Billionaire. La Regione ha stanziato cinque milioni. Gli uomini della Marina, dell’esercito e dei vigili del fuoco continuano a fare turni doppi, tripli anche. Fino a 72 ore senza fermarsi. Le persone ancora spalano il fango in ogni angolo. Da segnalare, però, anche l’arresto di cinque sciacalli, che si presentavano nelle case spacciandosi per addetti del Comune, intimando ai proprietari di allontanarsi, con la scusa di un presunto rischio di crollo dell’edificio, in modo da intrufolarsi negli appartamenti e portare via quel che restava.