Roma, 7 novembre – Agli onori delle cronache transcontinentali è passata con il nome di vespa killer per via di decine di decessi ogni anno provocati tra gli uomini che si sono imbattuti nel temibile insetto. Si tratta della vespa più grande al mondo, con una lunghezza di oltre 5 centimetri ed un altrettanto straordinaria apertura alare che la rende particolarmente agile nonostante la stazza. Il suo vero nome è vespa mandarina altresì nota come Japanese giant hornet. Nonostante il nome è ormai ben diffusa in diversi paesi dell’estremo oriente come Cina, Corea, India, Nepal e Sri Lanka.
Una comune vespa cabras, il noto calabrone nostrano, generalmente è poco più della metà del parente nipponico, anche in fatto di pericolosità e di dotazione di arma d’attacco. Il pungiglione di una vespa mandarina può arrivare fino a 6 millimetri. Si tratta di insetti assai aggressivi che non esitano ad attaccare l’uomo che si avvicini nel raggio di dieci metri dal nido. Inoltre con poche decine di elementi sono in grado di eliminare alveari di centinaia di api causando ingenti danni anche economici per gli apicoltori. Ma è così probabile che la vespa killer possa arrivare fino a noi? Non si hanno dati certi di questo, anche se non sarebbe la prima volta che insetti di altre latitudini si affacciano altrove. Un dato che fa riflettere sicuramente è lo studio già in atto di misure preventive contro questa vespa come risulta da alcuni siti di settore come quello degli apicoltori dell’alto Lazio.