Roma, 20 dicembre – Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, esprime in una lettera rivolta al presidente del Consiglio, Enrico Letta, la sua contrarietà in merito al transito di armi chimiche siriane nel territorio sardo. «É un’ipotesi che respingiamo con sdegno e con sgomento- scrive Cappellacci – e che, ove necessario, contrasteremo in ogni sede possibile. Nessuna esclusa». Il presidente esprime, inoltre, sdegno e rabbia nei confronti di una politica, quella nazionale, che usa la Sardegna come una terra su cui riversare, ogni volta fa comodo, «un carico scomodo. E – continua Cappellacci – allo stesso tempo la Sardegna non viene considerata una priorità riguardo a questioni, come ad esempio quella infrastrutturale, quella dei trasporti, giacenti da decenni. Nel corso degli anni – evidenzia il presidente sardo – abbiamo visto ministri e sottosegretari proporre centrali e scorie nucleari, carceri, rifiuti ed altre nefandezze che preferiamo restino dall’altra parte del mare. Se qualcuno confida nel fatto che i sardi sono pochi e che sono lontani dai collegi elettorali della politica nazionale “che conta” – conclude il presidente -, sta sbagliando i suoi calcoli. Perché dinanzi a questo ennesimo sopruso siamo pronti a ribellarci con tutte le nostre forze».