Roma, 18 dicembre – Dopo averli proposti e fatti approvare dal Parlamento, ora il Governo sta calpestando i principi e i criteri di legge per la ricerca innovativa pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale: mai più allevamenti come Green Hill, stop a esperimenti su animali senza anestesia, incentivi ai metodi sostitutivi. Lo denunciano Enpa, LAV, Lega del Cane, Leidaa, Oipa, con la Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente. Dei tredici precetti diventati l’articolo 13 della Legge 96-2013 di delegazione europea appena quattro mesi fa, i Ministri della Salute Lorenzin e degli Affari europei Moavero hanno previsto l’affossamento totale o parziale di ben dieci punti.
Lo Schema di Decreto Legislativo di recepimento della direttiva europea sulla sperimentazione sugli animali è ora all’esame delle Commissioni parlamentari per un parere, anche senza il quale dopo il 13 gennaio prossimo il Governo è comunque autorizzato dalla stessa legge che intende cestinare senza modificarla, a emanare la nuova Legge che sostituirà il Decreto Legislativo 116 in vigore dal 1992. Se il Governo continuerà a perseguire questa linea andrà incontro al pronunciamento di invalidità ai sensi dell’articolo 76 della Costituzione sulle deleghe legislative. In particolare l’Esecutivo: non rispetta il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test, vara un limitato fondo per i metodi alternativi destinandolo per l’84 per cento a chi effettua vivisezione, fa slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive anche per i divieti rispettati, come: l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati ai laboratori, il ricorso agli animali randagi e provenienti da canili e gli esperimenti a fini bellici.