Roma, 21 dicembre – La verità sulle carote? Ne esistono di diversi colori fra cui viola e ognuna di esse sembra avere delle proprietà benefiche particolari. Quelle viola, ad esempio, farebbero bene alla circolazione, quelle gialle proteggono gli occhi. Sembra assurdo immaginare gli ortaggi tanto amati anche dai conigli e dai cavalli, di un colore diverso all’arancione che tutti noi conosciamo, eppure è realtà. In origine, infatti, le carote erano viola. Diventeranno arancioni solo nel 1500, in onore di Guglielmo D’Orange. Alessandro Aureli, titolare dell’azienda che ha recuperato i semi originari dall’Olanda, paese che detiene da sempre il primato per quanto riguarda le sementi di prodotti ortofrutticoli, spiega che attualmente esistono cinque tipi diversi di carote: la carota arancione, che contiene la vitamina A e fa bene alla salute; la carota viola, ricca di polifenoli, flavonoidi e in particolare antocianine, sostanze antiossidanti presenti anche nel vino che fanno bene alla circolazione e che combattono i radicali liberi; la carota gialla ricca di luteina, vitamina che protegge la macula degli occhi; poi la carota bianca e rossa che sono meno interessanti dal punto di vista nutrizionale.
La carota viola è un vegetale caratteristico tipico della gastronomia cinese e indiana. Si tratta di una varietà particolare di ortaggio, appartenente alla famiglia della “Daucus Carota”, che oggi viene accreditato dalla scienza ufficiale (The Univeristy of Queensland, Australia) come cibo “miracoloso”.
La carota viola (il cui colore è dato dall’elevata presenza di antocianine, mentre nelle carote tradizionali l’arancione è dovuto al betacarotene) possiede infatti un elevato contenuto in vitamine e composti antiossidanti (polifenoli e antociani) che svolgono molteplici proprietà positive: combattono l‘invecchiamento cellulare; favoriscono la circolazione sanguigna; promuovono il regolare funzionamento dell’intestino; prevengono alcune forme di patologie degenerative (tumori al colon). La carota viola è un vegetale che ha una consistenza leggermente più dura della carota arancione, ed è caratterizzata da un sapore più dolce. Dal punto di vista nutrizionale è consigliabile consumarle crude. Alcune carote, sono talmente ricche di antocianine che esternamente sembrano quasi nere, e infatti commercialmente sono chiamate “carote nere”. Le antocianine sono sensibili al pH, cioè all’acidità o basicità degli alimenti che le contengono, e cambiano colore, da rosso intenso a pH acidi fino al blu a pH basici (alcalini).
In sostanza, in principio le carote, quelle originali, era viola. Ma non erano molto amate proprio per il fatto che il loro colorante colorava di viola qualsiasi cosa. Attualmente però è molto usato in questo senso. Ad esempio come colorante per lo yogurt ai frutti di bosco o alla fragola.