Roma, 13 dicembre- Monterotondo aderisce al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, lo scopo è sensibilizzare sui rischi del fenomeno e avviare una nuova normativa a livello nazionale e regionale per dare più poteri ai sindaci in proposito. Il sindaco Alessandri ha commentato «Quelli del gioco d’azzardo ancorché lecito sono numeri impressionanti: 80 miliardi di fatturato in Italia, 12 per cento della spesa delle famiglie italiane, quasi mezzo milione di slot-machine, oltre sei mila agenzie autorizzate. Un fenomeno che attira mafie di ogni latitudine, microcriminalità, strozzinaggio e soprattutto provoca una dipendenza patologica che ogni anno produce gravissimi e spesso irreparabili drammi umani, familiari, sociali ed economici ». Purtroppo ormai è stato provato che il gioco provoca una dipendenza patologica, è stimato che su 15 milioni di giocatori in Italia, 800 mila sono già dipendenti e circa due milioni sono fortemente a rischio. Ad essere più esposti alla patologia sono soprattutto le fasce deboli della società, fra cui indigenti, lavoratori saltuari, cassintegrati e, dato preoccupante, sempre più giovani e giovanissimi. Addirittura anche i bambini fra gli otto e gli 11 anni giocano a soldi on line, andando incontro a vere e proprie emergenze: vulnerabilità psicologiche, difficoltà relazionali, logoramento di rapporti familiari, vessazioni da parte di usurai, perdita del lavoro, suicidi. Monterotondo e gli altri comuni aderenti all’iniziativa chiedono una legge nazionale sulla riduzione dell’offerta di gioco e un’ attenta campagna di informazione, prevenzione e cura. A livello locale invece chiedono che ai sindaci sia consentito non far installare sale gioco vicino ad obiettivi sensibili e il poter decidere sugli orari di apertura e chiusura.