Roma, 11 dicembre- Roma si sveglia totalmente blindata per la fiducia al governo Letta, controlli e cordoni di sicurezza intorno a palazzo Chigi, Montecitorio e al Quirinale. Nonostante il movimento dei forconi abbia rimandato la” marcia su Roma” il Viminale teme delle azioni di rivolta dopo la fiducia, appena accordata, al governo Letta. Alfano ha precisato che saranno permesse manifestazioni ed espressioni della propria contrarietà, ma sarà assolutamente vietata qualsiasi espressione violenta e tantomeno la messa a ferro e fuoco della città. Silvio Berlusconi in proposito ha gettato benzina sul fuoco esortando il governo ad incontrare i delegati di categoria a capo della protesta, sostenendo che un malcontento di tali proporzioni non può essere ignorato come sempre. Proprio per questo nel pomeriggio, intorno alle 17, Berlusconi incontrerà una delegazione degli autotrasportatori nella sede di Fi. L’ex premier sta cavalcando il movimento dei forconi per dare una stoccata a Letta e cerca a tale scopo anche l’alleanza con le opposizioni, fra cui 5 stelle e Vendola. Ieri ha esordito «Se non lo farà cadere la politica, ci penserà la piazza a far cadere questo governo ». Si preparano giornate difficili per la capitale fra dentro e fuori il Parlamento, con giornate di caos e probabili violenze, quello che preoccupa maggiormente è il fatto che l movimento dei forconi non avendo nè capi nè obiettivi precisi, rischia di essere controllato da estremisti e le dichiarazioni strumentali della politica non aiutano a distendere la situazione.