Roma, 17 dicembre- Lo spaccamento del triumvirato all’interno del movimento dei forconi, ha lasciato solo il leader Calvani, agricoltore agropontino, che ha comunque con fermato la presenza a Roma nella giornata di domani. Con lui sono scenderanno in piazza studenti, agricoltori e artigiani, ma anche ambulanti, precari, infermieri. Molte classi sociali unite dalla contrarietà alla politica governativa. Quello di domani sarà il primo appuntamento capitolino per il movimento dei forconi che cerca di smarcarsi dall’accusa di essere di destra , tanto che Calvani ha dichiarato che Forza Nuova e Casapound non manifesteranno insieme a loro, se non come liberi cittadini, senza alcuna bandiera. Per la stessa ragione è stato tolto da piazzale Ostiense lo striscione che chiedeva la liberazione di Di Stefano, a capo del movimento neo fascista. Nonostante quindi le rassicurazioni di Calvani a scendere in piazza senza preoccupazioni, esse permangono nella Questura di Roma che ha predisposto in piazza 1.500 uomini. Come misura preventiva il prefetto ha vietato fino al 20 dicembre sia gli assembramenti di tir, sia la possibilità di muoversi per gli automezzi senza merce.
Inoltre, dopo alcuni giorni di braccio di ferro la Digos ha autorizzato anche il corteo per i migranti e per il diritto all’abitare, che partirà alle 16:30 da piazzale Esquilino per arrivare in serata a piazza Indipendenza. Una giornata di tensione per la Capitale quella di domani, fra due cortei opposti fra loro, che non dovrebbero incontrarsi e che la polizia terrà il più possibile distanti. In proposito il sindaco Marino ha lanciato un appello perchè le proteste si mantengano in un’ambito di civiltà.