Roma, 30 dicembre- A poche ore dall’esplosione di ieri, con ancora nella testa e nelle orecchie il fragore dello scoppio, un altro attentato ha colpito la Russia. Ancora a Volgograd, nelle prime ore della mattina, un kamikaze si è fatto esplodere su un filobus, 14 le vittime, più di 40 i feriti, fra cui un bambino in coma. Ben 4 chili di esplosivo, hanno messo fine alla vita di 14 persone e hanno riportato nella più stringente paura la città di Volgograd, terra di contese e secessioni fin dal regime stalinista. Questa volta sembrano gli islamisti a cercare di danneggiare l’immagine di Putin attraverso l’uccisione dei civili. Il presidente ha risposto con un aumento del servizio d’ordine sulle strade di tutta la Russia meridionale, a partire dalle città più vicine a Sochi ( dove si terranno i giochi olimpici). Le olimpiadi però non subiranno nè ritardi, nè variazioni di alcun tipo, dato che, secondo Putin, il piano di sicurezza era già predisposto ai massimi livelli. Dopo l’allarme sulla presenza di altri ordigni è stata evacuata la piazza Rossa, sembra però si trattasse di un falso allarme. Arriva la solidarietà da tutta Europa per i due attentati, che in poche ore hanno provocato più di 30 vittime. Curiosamente, rispetto al loro presunto obiettivo, essi sono serviti ad aumentare la popolarità e il rispetto internazionale del presidente Putin.
di Elisa Bianchini