Roma, 29 dicembre- Un altro attentato ha colpito la Russia, a soli due mesi da quel 21 ottobre che provocò sette vittime. Questa mattina, una donna si è fatta esplodere di fronte alla stazione di Volgograd, provocando 13 morti e più di 40 i feriti, bilancio destinato a crescere. La kamikaze ha dato l’accensione alla bomba, che portava addosso, a pochi metri dalla fila dei metal detector, proprio all’ingresso della stazione, frequentata da pendolari e turisti. Si teme anche in questo caso una matrice islamica dietro all’atto dinamitardo, ordito dal “signore della guerra” Doku Umarov, ceceno, che sembra puntare alla secessione della Russia. Si temono inoltre nuovo attentati con un’escalation delle violenze man mano che ci si avvicina alle Olimpiadi di Sochi ( a pochi chilometri da Volgograd). Infatti la buona riuscita dei giochi rischia, secondo i secessionisti, di portare pubblicità positiva e appoggio internazionale a Putin.