Roma, 15 gennaio- Grazie al decreto Destinazione Italia, approvato lo scorso dicembre, il governo ha diminuito le quote dell’Rc Auto, che sarebbero state coperte in toto dalle assicurazioni. Un regalo agli italiani. Invece è stato un regalo alle assicurazioni. Infatti in cambio di uno sconto sull’Rc Auto, sarà molto più difficile per i cittadini ricevere i giusti risarcimenti per infortuni e sinistri. Nel testo venie totalmente cancellata la voce che prevedeva rimborsi per lesioni di lieve entità, cioè si stabilisce che l’infortunato “è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Già Monti nel 2012 aveva alleggerito i costi per le compagnie, facilitando loro la strada a dubbi e contestazioni, ma là dove non si era spinto il premier tecnico è arrivato il premier politico. Grazie a Letta dal 21 febbraio (data di conversione del decreto in legge) diremo addio, non solo al colpo di frusta, ma anche ai danni psichici come lo stress post traumatico o alle ferite e lesioni non riscontrabili via Tac e radiografia. La futura legge permetterà alle assicurazioni di risparmiare in media il 50 per cento sui risarcimenti, se pensiamo che il 70 per cento di essi era costituito proprio dal colpo di frusta. Infine nel decreto c’è un ulteriore lesione dei diritti del cittadino, verranno drasticamente diminuiti i tempi della prescrizione dopo un incidente, anche mortale. Si passerà dai due anni attuali ad appena tre mesi. Del resto si sa in tempi di crisi bisogna fare delle scelte spesso impopolari, che scontenteranno per forza qualcuno. Il governo ha scelto di scontentare i cittadini e favorire le assicurazioni e le banche, Unipol e Ania, in primis.
di Elisa Bianchini