Roma, 25 gennaio- La camorra si è spartita i locali di Roma, dal centro alla periferia, con una continua guerra fra i due clan storici della malavita campana, i Contini e i Mazzarella. Pizzerie e ristoranti ai primi, tabacchi e garage ai secondi. La camorra ha esportato nella Capitale lo stesso sistema funzionante e consolidato a Napoli, esportando anche la guerra per il potere fra i due clan. Dopo il sequestro tre giorni fa di 23 locali nel centro storico si va allargando l’inchiesta portata avanti dalla Direzione Antimafia, fino ad ottenere un fascicolo di 1900 pagine e 84 richieste di arresti. Grazie ad un pentito i magistrati sono arrivati a delineare tutte le azioni della camorra per accaparrarsi spazi e possibilità di guadagno nella Capitale, compreso il traffico e lo spaccio di droga. Nel settore dei punti scommessa sembra che la malavita potesse contare anche su un importante imprenditore, Renato Grasso, che garantiva appalti e coperture. La Direzione antimafia fa sapere che le indagini sono ancora in corso e potrebbe risultare altri locali e imprenditori coinvolti.
di Elisa Bianchini