Roma, 18 gennaio- Dopo lo scandalo Fiorito, che ha travolto la giunta Polverini a capo della Regione Lazio, i partiti avevano fatto a gara per condannare gli sprechi dei soldi pubblici. Fondi versati dallo stato e mai controllati, rimborsi elettorali, appalti, vitalizi. Pronta la legge contro i partiti e in difesa dei cittadini che, guarda caso però, è stata rinviata al 2015. Il movimento 5 stelle però ha alzato la voce, denunciando la situazione della Regione Lazio, in cui nel 2013 sono stati emessi 266 assegni, contro i 217 di appena tre anni fa. Ogni anno fra vitalizi e pensioni d’oro la Regione spende 19.631.004 milioni di euro, per pagare persone che non arrivano a 50 anni. I quali hanno alle spalle appena un mandato o anche meno, ma quello che più colpisce è che molti consiglieri coinvolti nella bufera Batman-Fiorito percepiscono comunque il vitalizio. Nell’elenco dei giovani pensionati della regione Lazio compaiono fra gli altri Isabella Rauti 51 anni, moglie dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che si porta a casa 2.611 euro netti al mese e Piero Marrazzo, ex governatore che prende invece 3.187 euro. Il capogruppo del Pd Marco Vincenzi ammette i costi eccessivi per i vitalizi, precisando però che i consiglieri del Pd non ne ricevono. «I vitalizi nel Lazio sono aboliti da questa legislatura. -ha esordito Vincenzi- Noi consiglieri non li percepiremo. Sicuramente approfondiremo la materia, perché in effetti certe cifre non si addicono alla sobrietà della politica. Il tema è l’età di accesso al vitalizio e il cumulo con altre forme di remunerazione pubblica, che siano stipendi, pensioni, o vitalizi»
di Elisa Bianchini