Roma, 24 gennaio- Le falde acquifere intorno alla discarica Malagrotta sono risultate inquinate e potenzialmente pericolose, questo è quanto emerge dagli studi del Politecnico di Torino. Le analisi erano state chieste dal Consiglio di Stato in relazione alle indagini su Cerroni e il suo castello di rifiuti. Ricordiamo come il primo tecnico nominato fosse risultato corrotto e troppo vicino all’imprenditore. Al momento Giovi, insieme ad altri sette, deve già rispondere per omicidio plurimo per quattro morti sospette, riconducibili all’inquinamento chimico delle acque. In tutto però, fanno sapere i comitati, i morti a causa di Malagrotta sarebbero 80. Ha espresso soddisfazione per la prosecuzione senza insabbiamenti delle indagini, Estella Marino «La prima relazione del Politecnico di Torino ribalta completamente la sentenza del Tar che ci aveva dato torto e ci dà ragione sul fatto che c’è un collegamento tra l’inquinamento presente nella falda e la discarica di Malagrotta. Finalmente, con un soggetto terzo, vedremo cosa dirà il Consiglio di Stato».
di Elisa Bianchini