Roma, 10 gennaio- Il premier Enrico Letta lo aveva già promesso nella conferenza stampa del 9 dicembre e adesso sembra ormai certo. Entro luglio la quota di minoranza di Poste Italiane sarà venduta a privati, mentre quella di maggioranza rimarrà in mano ad investitori istituzionali. Dalla vendita si punta a ricavare cinque miliardi di euro, grazie alla solidità di Poste Italiane con i suoi 24 miliardi di ricavi e un utile nel 2012 pari ad un miliardo. L’azienda attualmente è quotata fra i 10 e i 12 miliardi di euro. Inizialmente si era parlato soltanto di una cessione delle controllate, come Bancoposta, ma poi si è arrivati alla decisione di mettere mano proprio alla capogruppo, così come già avvenuto per Olanda, Regno Unito e Germania che hanno privatizzato il settore postale con un’offerta pubblica di vendita. Una piccola parte delle azioni, fra il due e il cinque per cento, andranno anche ai dipendenti, ovviamente a titolo gratuito.
di Elisa Bianchini